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Sempre gonfia? Scopri perché e cosa mangiare

Niente latte, grano, bibite gassate. Sì a riso, carne magra, bevande di soia. Per appiattire la pancia e perdere una taglia senza fatica

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Alzi la mano chi non ha mai sofferto di gonfiore addominale: pancia dura, senso di pesantezza, digestione lenta. Ne parla il professor Nicola Sorrentino, medico dietologo a Milano e docente presso l’Università degli Studi di Pavia, nel suo ultimo libro Siamo gonfi, non siamo grassi appena pubblicato da Mondadori Electa.

«Per avere la certezza che i tuoi problemi non c’entrino nulla con il sovrappeso devi farti alcune domande», consiglia il nostro esperto. «Avverti una sensazione sgradevole di tensione, che interessa tutta la zona dell’addome, dalla bocca dello stomaco fin sotto l’ombelico? Questo disturbo ti accompagna costantemente e aumenta subito dopo i pasti, tanto da costringerti a slacciare la gonna o i pantaloni? Non sparisce nemmeno quando sei a digiuno? Si manifesta associato ad altri sintomi gastrointestinali? Se la risposta è sì, non ci sono dubbi: sei gonfia, non grassa».


La causa dei tuoi problemi

«Nella maggior parte dei casi, a farti sentire un palloncino è l’eccessiva presenza nello stomaco e nell’intestino di gas, che viene prodotto in quantità elevate o non è assorbito in maniera corretta», spiega il medico dietologo.

«Molte persone pensano di soffrire di intolleranza a qualche cibo, in realtà nella maggior parte dei casi sono un’alimentazione errata, il poco movimento fisico, le abitudini sbagliate (come quella di fumare o di bere alcolici) che portano l’organismo a reagire e a gonfiarsi. Non serve dimagrire, per cancellare la pancetta. Basta cambiare stile di vita, partendo dal modo di mangiare».


Gli alimenti che devi evitare

Il primo passo da compiere è fare piazza pulita di alcuni prodotti a rischio. «Via bevande gassate e zuccherine, latte e latticini», elenca il professor Sorrentino «Attenzione anche ad alcuni dolcificanti (come per esempio il sorbitolo) che possono “scombussolare” l’intestino».

«Tra i nemici da eliminare dalla dispensa ci sono poi grano, orzo, farina bianca, integrale e di legumi, kamut, segale e semolino. Ceci, fagioli e lenticchie - si sa - gonfiano la pancia, e lo stesso discorso vale per verze, cavoli, crauti, carciofi, funghi, cicoria, cetrioli e asparagi, tutti ad alto rischio fermentazione. Meglio limitare pure la frutta secca (in particolare i pistacchi) e alcuni frutti freschi (come avocado, albicocche, ciliegie, cocomeri, cachi, fichi, mango, mele, more, pere, pesche e prugne)».

«Infine, moderazione con vino (basta mezzo bicchiere) e birra, così come con zucchero, miele e marmellata. Quanto alle ricette, meglio evitare piatti elaborati, condimenti pesanti e salse. E puntare sui metodi di cottura semplici, come il vapore», aggiunge il professor Sorrentino.


I cibi che puoi portare in tavola

Elencati gli alimenti tabù, è il momento di concentrarsi sui cibi permessi. O, meglio, caldeggiati: «latte e yogurt vegetali (in particolare di soia, riso, mandorle) sono ok», afferma il medico dietologo.

«Si può godere senza sensi di colpa anche di alcuni formaggi di vacca, capra o pecora (come il parmigiano reggiano, il grana padano, il pecorino e la feta). Sono concessi tutti i tipi di carni magre e pesce, prosciutto sgrassato e bresaola, uova e cioccolato fondente. Tra i chicchi non danno problemi il riso, il mais, l’avena, il grano saraceno, la quinoa e il miglio, così come tra i legumi la soia, i piselli e i fagiolini».

«Sul fronte ortaggi, bene carote, coste, lattuga, melanzane, patate, peperoni, pomodori, zucchine, zucca e, senza esagerare, broccoli e finocchi. La frutta migliore è rappresentata dagli agrumi, ma pure lamponi, fragole, mirtilli e kiwi vengono ben digeriti. In piccole quantità si possono mangiare persino uva, ananas, banana matura. Chi ama la frutta secca deve invece limitarsi a mandorle, noci, pinoli».

Come insaporire i tuoi piatti? «Olio, aceto (balsamico e non), salsa di soia e senape sono ok», risponde Nicola Sorrentino.


Per un aiutino in più

«Possono infine essere utili i prodotti probiotici», afferma il medico dietologo. «I superfermenti in essi contenuti favoriscono lo sviluppo della flora batterica “buona”, riducono l’infiammazione e, migliorando il funzionamento dell’intestino, contribuiscono a sgonfiare la pancia».


7 buone abitudini sgonfia pancia

Ecco infine 7 consigli per contrastare il gonfiore addominale:

1. Mangia lentamente: alleggerirai il lavoro dello stomaco e dell’intestino.

2. Non bere con le cannucce e non masticare chewing-gum: eviterai di inghiottire aria.

3. Azzera il consumo di bibite gassate e riduci quello degli alcolici: non dilaterai le pareti dello stomaco.

4. Bevi acqua: favorirai la motilità intestinale e l’eliminazione delle tossine.

5. Fai piccoli pasti contenuti e ripetuti nell’arco della giornata: non appesantirai la digestione.

6. Lascia passare almeno 3 ore dall’ultimo pasto prima di metterti a letto: digerirai meglio.

7. Bevi una tisana per ridurre la fermentazione intestinale: la pancia non si gonfierà.


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Articolo pubblicato sul n. 8 di Starbene in edicola dal 06/02/2018

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