Temperature fino a 37 °C. La prima ondata di calore di questa estate ha infuocato le giornate di fine giugno al Nord e al Centro. Con boom di chiamate al 118.
Purtroppo a queste condizioni di caldo estremo – spesso associato a elevati tassi di umidità – dovremo abituarci anche alle nostre latitudini. In molti cercano scampo nell’aria condizionata, al punto che uno studio appena pubblicato su Nature Communications e condotto da International Institute for Applied Systems Analysis (Austria), Boston University (USA), Università Ca’ Foscari di Venezia e Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti climatici (Italia) annuncia che nel 2050 la domanda globale di energia aumenterà tra l’11 e il 27%, principalmente per raffreddare gli ambienti di lavoro.
Di fronte a questo scenario scottante, l’alimentazione assume un ruolo importante per aiutarci a sopportare meglio l’afa, soprattutto quando la vita quotidiana ci mette a dura prova.
«Pensiamo a chi deve affrontare pesanti stress termici, come gli agricoltori, i muratori, i cantonieri stradali o gli operai dei grandi capannoni industriali», dice il dottor Loreto Nemi, dietista, specialista in scienze della nutrizione umana. «Per loro, il rischio principale è la disidratazione, che può essere contrastata con un’adeguata assunzione di liquidi: meglio privilegiare le acque più ricche di sali minerali, con un residuo fisso compreso almeno fra 500 e 1.500 mg/l. Altrettanto importante è l’apporto di potassio, facilmente disperso con la sudorazione e ampiamente presente in frutta fresca ed essiccata, legumi, prosciutto crudo, salmone affumicato e semi oleosi».
- Se passi molte ore all’aperto o accanto a fonti di calore
Strano ma vero, un sollievo può arrivare anche dai cibi piccanti. Il peperoncino stimola quei recettori presenti sulla pelle che normalmente rispondono al calore e innesca alcune reazioni fisiche, fra cui una maggiore sudorazione: questa aiuta il corpo a regolare la propria temperatura e, di riflesso, favorisce un più rapido raffreddamento.
«Ecco perché questo vegetale può essere utile a chi trascorre molto tempo all’aperto oppure lavora in ambienti che espongono a fonti di calore radiante, quali acciaierie, fonderie, ma anche pizzerie con forno a legna», commenta l’esperto. «Tra l’altro, il peperoncino favorisce la digestione, che per queste categorie deve essere veloce: per il medesimo scopo, è perfetto anche il consumo di carni magre, pesce e verdure».
- Se in ufficio hai l’aria condizionata
Chi sta tutto il giorno al fresco e poi la sera deve fare i conti con un’ondata di caldo improvviso può trovare un sostegno nelle acque aromatizzate, che si ottengono diluendo gli estratti di frutta e verdura (carote, sedano, limone, cetriolo, etc) oppure mettendo in infusione erbe aromatiche come menta o foglie di basilico.
«Oltre ad essere gradevoli al palato, sono ricche di vitamine e sali minerali che danno la carica durante la giornata e regalano un effetto “refresh” all’organismo».
- Se devi mantenere alta la concentrazione
«Camionisti, tassisti, conducenti di autobus e persone sempre al volante, che devono mantenere alto il livello di attenzione, possono abbondare con i cereali integrali, possibilmente in chicco, che aiutano a mantenere la mente attiva e concentrata grazie al contenuto di vitamine del gruppo B», assicura Nemi.
- Se il caldo non ti fa dormire
Al lavoro tutto bene? Il problema è l’insonnia notturna? Via libera ai carboidrati complessi la sera, perché contengono triptofano (un amminoacido che favorisce il riposo) e micronutrienti, come potassio, magnesio, calcio e selenio, implicati nel rilassamento neuromuscolare.
Ovviamente, si tratta di selezionarli bene: nel nostro immaginario, infatti, questi nutrienti coincidono con pasta e pizza, ma nelle cene estive è meglio portare in tavola un’insalata fredda di farro oppure orzo con zucchine o magari di quinoa con gamberi e verdure.
- Quando fai attività sportiva
Chi pratica sport è tentato di consumare bevande o cibi freddi, come bibite ghiacciate o gelati. In realtà, si tratta di una tentazione da cui stare alla larga: al di là dei rischi, come la classica congestione, il corpo avverte una sensazione di refrigerio solo apparente, perché aumentando il divario fra temperatura interna e quella esterna si percepirà ancora più caldo nell’arco di pochi minuti.
Meglio quindi reidratarsi con una bevanda a temperatura ambiente o addirittura tiepida, come insegna la tradizione del tè nel deserto. «In realtà, uno studio della School of Human Kinetics di Ottawa ha dimostrato che, per ottenere un effetto rinfrescante dai liquidi caldi, è necessario che il sudore prodotto in più possa evaporare completamente dalla cute. Questo è possibile se il clima è secco e l’abbigliamento lascia traspirare la pelle», precisa il nutrizionista.
Le raccomandazioni per tutti
Stile di vita e aria condizionata a parte, per tutti valgono le raccomandazioni di ogni anno: bere in abbondanza e consumare vegetali idratanti come cetriolo, anguria, melone, lattuga, pomodori, zucchine, peperoni e pesche.
«Oppure si può preparare in casa un integratore idrosalino: bastano 1,3 litri di acqua, ovvero l’equivalente di una bottiglia da un litro e mezzo togliendo due bicchieri; 30 grammi di zucchero di canna integrale da agricoltura biologica; 1 grammo di sale da cucina integrale; mezzo bicchiere di succo di limone fresco. È una valida alternativa al classico integratore, ma privo di coloranti, conservanti e additivi chimici», dice l’esperto.
Mesi da bollino rosso
Ci aspetta un’estate bollente, caratterizzata da temperature superiori alla media, vigorose ondate di calore provenienti dal Nord Africa e violenti temporali.
Parola di Andrea Vuolo, meteorologo di 3B Meteo, che tiene a precisare: «È azzardato fare previsioni a lungo termine. Le tendenze stagionali sono frutto di una statistica meteorologica, basata sulle elaborazioni prodotte negli ultimi 30 anni: sicuramente, ciò che emerge è la maggiore frequenza delle ondate di calore, sintomo del surriscaldamento globale».
Da fine giugno è comunque attivo il numero telefonico 1500 del Ministero della salute. Tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 10 alle 16 offre informazioni sui bollettini delle ondate di calore in 27 città italiane, sui servizi sul territorio, e sulla prevenzione dei rischi.
Occhio ai farmaci
Alcuni medicinali possono interagire con il caldo e potenziarne gli effetti negativi. È il caso di ansiolitici, antistaminici, antidepressivi o antiparkinsoniani (possono inibire il meccanismo di sudorazione), beta-bloccanti (capaci di ridurre la capacità di dissipare calore) o diuretici (possono condurre a disidratazione). In ogni caso, qualsiasi terapia non va mai sospesa autonomamente occorre sempre consultare il medico curante.
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Articolo pubblicato sul n. 30 di Starbene in edicola dall'8 luglio 2019