Rinoplastica, nuove tecniche

Non molto tempo fa, durante una visita di otorinolaringoiatria, mi è stato detto che respiro male col naso e che si potrebbe prendere in considerazione un intervento riparatore del problema. Lì per lì mi sono un po’ preoccupato, poi ho scoperto che l’80% degli italiani ha il mio problema. Senza saperlo, infatti, abbiamo una deviazione del setto nasale, dovuta a un trauma sportivo, a una caduta quando eravamo bambini o a un colpo preso distrattamente in casa. Poi c’è chi respira male a causa delle allergie. In ogni caso, siamo costretti a respirare di più con la bocca che con il naso, abitudine che porta a una serie di disturbi come raffreddori ripetuti, malattie respiratorie, facilità a russare e a soffrire di apnee notturne. In tutti questi casi spesso è proprio necessario un intervento correttivo. Anche se molti decidono di ricorrere alla rinoplastica per motivi estetici, per correggere la forma del naso. E oggi in questo campo c’è una tecnica innovativa, chiamata “rinoplastica globale” che interviene sulla struttura del naso a 360 gradi, eliminando alcune anomalie che possono interferire con una perfetta respirazione e evitando che l’intervento fatto per motivi estetici interferisca con le funzioni per cui ci è stato dato il naso. La rinoplastica globale, con un solo intervento, agisce su tre fronti: vengono ridotti i turbinati inferiori, strutture che riscaldano l’aria e che quando si ingrossano ci obbligano a respirare a bocca aperta; viene irrobustito il naso correggendo un’eventuale deviazione del setto; infine, attraverso microstrutture sulle cartilagini delle ali nasali, viene modellata la punta tridimensionalmente, garantendo così la forma che più piace al paziente. L’intervento dura al massimo 90 minuti, prevede una sola notte di degenza in ospedale e una settimana di convalescenza. Dopo 3 giorni, però, volendo si può tornare al lavoro. Costo dell’intervento, circa 2mila euro.