di Rossana Cavaglieri e Gerardo Antonelli
Ti lavi i denti e lo spazzolino si tinge di rosso. Oppure una mattina ti svegli con le gengive gonfie, violacee e doloranti. Sono i segni della gengivite, problema piuttosto comune (coinvolge circa il 61% della popolazione adulta) e da non trascurare, soprattutto se si manifesta spesso. «L'infiammazione gengivale può essere l’anticamera della parodontopatia, malattia che può portare alla perdita di stabilità dei denti fino, nei casi estremi, alla necessità di estrarli», mette in guardia il dottor Piero Nobili, responsabile del reparto di Odontoiatria Biologica all’Istituto Stomatologico Italiano di Milano. Ecco le regole da seguire per combattere (ma anche prevenire) la gengivite.
I collutori "green"
Dopo pasti e snack lava bene i denti e utilizza filo interdentale o scovolino, anche quando le gengive fanno male e perdono sangue. «Sono utili gli sciacqui con collutori a base di piante antisettiche come menta, timo e finocchio», consiglia l'esperto. Validi pure i lavaggi con tea tree oil, olio essenziale dalle proprietà disinfettanti e antinfiammatorie: versane 3-5 gocce in mezzo bicchiere d’acqua e fai 2 sciacqui al giorno. Inoltre, in caso di emergenza, quando provi dolore è possibile masticare o passare su denti e gengive un paio di foglioline di salvia.
Se il problema dipende dall'apparato digerente
La gengivite può essere la spia di un problema che coinvolge l’apparato digerente. Se per esempio, contemporaneamente al disturbo soffri di bruciori di stomaco o emorroidi, alleggerisci la dieta e evita fumo e alcol. «Per arginare l’infiammazione e facilitare la guarigione gengivale sono utili 2 compresse di arnica omeopatica, da assumere durante la fase acuta mattina e pomeriggio», consiglia Nobili.
La visita dall'igienista
Se i disturbi non passano fissa subito una visita dal dentista. Ti sottoporrà a esami specifici come radiografie, sondaggio del tessuto parodontale e test per la valutazione della microbiologia sottogengivale e della genetica proinfiammatoria individuale.
«Se è il caso, il medico ti prescriverà dei trattamenti di levigatura, la lucidatura sottogengivale delle radici dei denti compromessi dal tartaro in situazione di sofferenza parodontale, seguiti da sedute di laserterapia per risanare le gengive. Ma resta fondamentale l’appuntamento con l’igienista dentale almeno ogni sei mesi», raccomanda il dottor Nobili.
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