L’estate è alle porte e, con l’arrivo delle prime ondate di grande caldo, si presentano anche tanti fastidi.
Oltre alla sudorazione abbondante, che genera disagio, quando il termometro sale può succedere di sentirsi stanchi, avere difficoltà di concentrazione, soffrire di disturbi circolatori, capogiri e mal di testa. Sono sintomi sgradevoli che, per fortuna, puoi combattere con i rimedi green consigliati dal dottor Luigi Torchio, esperto di medicina alternativa a Torino.
Le piante giuste ti aiuteranno a reagire meglio agli scherzi della stagione hot e a goderti in pieno tutti i benefici di questo periodo dell’anno.
BEVI SPESSO E REINTEGRA I SALI MINERALI
La prima regola, in ogni caso, è mantenere il corpo idratato e assumere un integratore che contenga sodio, potassio, magnesio e cloro, così da ripristinare le scorte perse con la sudorazione. La dose consigliata è di 1 bustina al giorno, da circa 10 g, anche per lunghi periodi.
«Con la sudorazione abbondante è inevitabile disperdere i sali minerali fondamentali per il nostro benessere, che danno energia e tono all’organismo», sottolinea l’esperto. «Se non li reintegri per tempo, le tue riserve andranno in rosso, con effetti quasi immediati: riflessi appannati, irritabilità, debolezza muscolare, formicolii e crampi agli arti inferiori».
Per contrastare disturbi specifici, inoltre, segui le indicazioni che trovi nella gallery qui sotto!
Se la mente è annebbiata PUNTA SULLA RODIOLA
Alle alte temperature il tuo cervello si affatica subito? Nessun allarme, è una reazione fisiologica: «Per dissipare il calore e abbassare la temperatura corporea, il sangue viene deviato in periferia, sulla cute, ma nel fare ciò l’organismo sottrae pressione, circolazione e glucosio al cervello», spiega il dottor Luigi Torchio. «E quando diminuisce la disponibilità di ossigeno e zuccheri a livello cerebrale, nascono spiacevoli effetti come spossatezza, mente annebbiata e calo dell’attenzione».
LA SOLUZIONE GIUSTA
«La rodiola è la pianta più indicata per combattere quel senso di intontimento provocato dal caldo, proprio perché agisce come tonico e stimolante cerebrale», sottolinea il nostro consulente. «Due suoi principi attivi in particolare, rosavina e salidroside, aumentano l’acetilcolina, una sostanza che accelera la comunicazione tra i neuroni; inoltre stimolano l’attività di neurotrasmettitori quali adrenalina, serotonina e dopamina, alzando così il livello di attenzione e la capacità di concentrazione».
↘ Come si assume: l’ideale è prendere la rodiola sotto forma di estratto secco in dosi da 2 compresse al giorno, prima di colazione e pranzo. Puoi scegliere anche la formulazione in tintura madre: 30 gocce in un bicchiere d’acqua, 2 volte al dì, prima dei pasti. In entrambi i casi la terapia deve durare per 1-2 mesi.
Se l’afa ti butta giù L’ELEUTEROCOCCO È OK
La colonnina di mercurio si impenna e tu ti senti debole? Anche in questo caso si tratta di un malessere naturale. «Come già detto, il tuo sistema di termoregolazione, per raffreddare il corpo, incrementa la sudorazione, con una perdita importante di liquidi e sali minerali, che ti fa sentire giù di tono e senza forze», spiega Luigi Torchio.
LA SOLUZIONE GIUSTA
«Oltre a bere molta acqua (1 litro e mezzo al giorno o anche di più, a seconda del livello di caldo e sudorazione) e ad assumere integratori di sali minerali, consuma verdura e frutta fresca acquose (cetrioli, lattuga, pomodori, anguria, melone e pesca) tutti i giorni. Ma soprattutto punta sull’eleuterococco per tirarti su». Questa pianta adattogena, che aiuta cioè l’organismo ad adattarsi all’ambiente, può migliorare i tuoi livelli di energia quando ti senti uno straccio. «La sua radice contiene un gruppo di principi attivi, chiamati eleuterosidi, che hanno un’azione tonificante generale in grado di contrastare la stanchezza fisica», afferma il medico. Che aggiunge come il rimedio sia particolarmente indicato per l’organismo femminile perché i suoi componenti hanno un’azione più blanda rispetto a tonici più forti come il ginseng.
↘ Come si assume: in estratto secco. Prendi 2 compresse al giorno (la mattina e il pomeriggio), per un paio di mesi.
Se hai le gambe gonfie INTERVIENI CON IL RUSCO
Proprio nel periodo in cui sono più in vista, ecco che ti ritrovi con le gambe pesanti e doloranti, le caviglie e i piedi gonfi. «Le alte temperature mettono a dura prova i vasi sanguigni che, dilatandosi, rallentano la circolazione periferica e non garantiscono più un perfetto ritorno del sangue al cuore», chiarisce il dottor Luigi Torchio. «Anche la circolazione linfatica rallenta, provocando il ristagno di liquidi e tossine all’interno dei vasi degli arti inferiori».
LA SOLUZIONE GIUSTA
«Il rusco è una pianta conosciuta per la sua azione drenante, che aiuta a riattivare la circolazione periferica, evitando i ristagni di liquidi. In più, rinforza e mantiene elastiche le pareti dei vasi sanguigni», dichiara l’esperto. Che aggiunge: «Volendo, puoi potenziarne l’effetto combinando il rusco con ippocastano e vite rossa che, grazie al loro effetto diuretico, hanno una spiccata azione antiedemigena. In pratica riducono la ritenzione di liquidi, migliorando il senso di pesantezza delle gambe».
↘ Come si assume: trovi il rusco sotto forma di estratto secco. Le dosi: 1 capsula, 2 volte al giorno, lontano dai pasti, per cicli ripetibili di 2 mesi. Oppure puoi preparare una tisana anche con ippocastano e vite rossa, lasciando in infusione in 1 l di acqua bollente, per 10’, 1 cucchiaio di estratto secco del mix di piante. Filtra e sorseggia la bevanda, anche fredda, più volte al giorno.
Se la pressione scende LA LIQUIRIZIA TI TIRA SU
Con l’afa estiva i tuoi valori pressori sono in picchiata, causandoti vista annebbiata, fiacchezza e capogiri? «Per adattarsi all’ambiente esterno surriscaldato, il corpo attiva i suoi normali meccanismi di difesa, cioè sudorazione e vasodilatazione», spiega il dottor Luigi Torchio. «La prima, come già detto, comporta perdita di liquidi e sali minerali, con conseguente calo pressorio; mentre la seconda, se da un lato favorisce un maggior afflusso di sangue alla cute e attraverso di essa un’apprezzabile cessione di calore, dall’altro fa scendere la pressione».
LA SOLUZIONE GIUSTA
«L’efficacia della liquirizia è dovuta alla sua componente principale, la glicirrizina. Questo principio attivo rallenta il metabolismo di cortisolo e aldosterone. Prodotti dalle ghiandole surrenali, i due corticosteroidi sono coinvolti nella regolarizzazione dei livelli di sodio nel sangue, favorendo la ritenzione del minerale nell’organismo e provocando così l’aumento della pressione», precisa l’esperto.
↘ Come si assume: in capsule o tavolette di estratto secco. Non superare la dose giornaliera di 3 g di principio attivo per evitare eventuali effetti collaterali (per esempio, carenza di potassio nel sangue, ritenzione idrica, diminuzione della diuresi). Il rimedio può essere assunto per lunghi periodi, controllando periodicamente i valori della pressione arteriosa.
Se hai mal di testa RISOLVI CON IL PARTENIO
Con l’arrivo dell’estate provi spesso una sensazione di cerchio alla testa o, peggio ancora, un dolore che ti trafigge? «Sono sintomi molto simili alla classica cefalea, ma in questo caso non dipendono semplicemente dall’aumento delle temperature, bensì dalla combinazione di caldo improvviso e umidità eccessiva», avverte l’esperto in medicina naturale. «Questi due fattori provocano, infatti, vasodilatazione, con uno scompenso del flusso sanguigno che porta a soffrire di mal di testa».
LA SOLUZIONE GIUSTA
Il partenio è il rimedio naturale per eccellenza nella prevenzione e cura di questo disturbo. «Una molecola contenuta in questa pianta, il partenolide, agisce da efficace antidolorifico naturale. Ha la capacità di ridurre la contrazione della muscolatura liscia dei vasi sanguigni, ed è quindi in grado di svolgere una potente azione rilassante», sottolinea il dottor Luigi Torchio. «Inoltre questa pianta inibisce il rilascio di citochine e prostaglandine, due sostanze infiammatorie che contribuiscono all’insorgenza dell’emicrania».
↘ Come si assume: trovi il partenio sotto forma di estratto secco, in capsule oppure compresse. Le dosi consigliate sono di 2 al giorno, mattino e sera, fino al miglioramento dei sintomi.
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Articolo pubblicato sul n. 25 di Starbene in edicola dal 5/6/2018