PUNTA I RIFLETTORI SUGLI ALTRI
Devi imparare a tenere gli occhi aperti sui tuoi punti deboli e allenarti a sfoderare astuzie psicologiche per scivolare via dal pantano di domande e commenti (oltre che di intingoli e soufflé) che ti potrebbe annientare. Un buon sistema, relativamente facile, è quello di puntare il faro sugli altri, su quelli che vanno bene, sulle cose riuscite dei commensali, glissando velocemente sui proprio guai.
Tuo figlio zoppica a scuola anche quest’anno? Invece di profonderti in giustificazioni e dimostrazioni di delusione o di impotenza, sottolinea subito i successi del nipote genio, coinvolgendo tutta la famiglia nel coro dei complimenti: così, eviti ancora una volta di svilirti proprio lì, davanti alla famiglia riunita.
L’obiettivo è distogliere l’attenzione dai tuoi problemi che, tra l’altro, non si risolveranno durante una semplice cena delle festività. Il tuo lavoro non ti piace? Cerca tra i presenti chi si ritiene soddisfatto, e fagli raccontare come vanno le cose. Non si farà pregare due volte. Qualcuno ha notato con la solita aria di critica il fatto che sei ancora single? Mostra tutta la tua adorazione per la sua, “ovviamente” felice, condizione di coppia.
L’importante è riuscire a cambiare la direzione del discorso. Punta sulle declamazioni di successo degli altri, piuttosto che sulla tua autocritica. Anche se la cena ti rende meno attenta, e se l’atmosfera di intimità sembra permetterlo, non sei lì per fare ammenda, autocritica, o promesse di buoni propositi.
Sei lì per ascoltare, condividere solo gli argomenti che vuoi, ritrovare il piacere e il calore degli affetti, evitando di metterti sotto la lampada degli interrogatori