di Giulia Trabella
Apre in questo giorni a Milano il primo centro italiano che usa la psicoterapia Emdr per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione (emdranoressia.it). La terapia Emdr, acronimo di Eye movement desensitization and reprocessing (desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), è già diffusa in Italia: finora sono circa 8 mila gli psicoterapeuti formati ad hoc e l’Organizzazione mondiale della Sanità la indica come uno degli interventi più efficaci nel trattamento di disturbi legati allo stress. Per saperne di più, Starbene ha incontrato una delle due direttrici della struttura milanese: Isabel Fernandez, psicoterapeuta, presidente delle associazioni Emdr italiana ed europea. Ecco che cosa ci ha spiegato.
Che cos’è l’Emdr?
Una psicoterapia che si focalizza sul trattamento delle conseguenze degli eventi stressanti e traumatici. Nata negli Stati Uniti 25 anni fa, finora ha aiutato con successo oltre 1 milione di reduci da incidenti, abusi, violenze, guerre, e pazienti con depressione, dipendenze, fobie. Fra i suoi pregi, il fatto di essere breve: si esaurisce in pochi mesi o addirittura settimane.
Su quali meccanismi si basa?
Sul fatto che le esperienze traumatiche, se non sono elaborate, continuano a condizionare il presente. Quando capita qualcosa che ci sconvolge, come se le emozioni e le sensazioni venissero congelate. L’Emdr riattiva la nostra capacità di elaborazione dello stress e del dolore: lavora sul passato per eliminare la carica emotiva negativa legata al ricordo; lavora sul presente perché cura il sintomo e le difficoltà contingenti; agisce sul futuro prevenendo le ricadute.
Come mai viene usata anche per l’anoressia?
Perché alla base dei disturbi alimentari ci sono spesso esperienze molto stressanti come la separazione dei genitori, un lutto, un abbandono.
In pratica come funziona?
Dopo aver individuato con il paziente l’esperienza traumatica da superare, il terapeuta lo invita a visualizzare il momento di massimo stress: per esempio, l’istante in cui ha saputo che una persona cara era mancata. Il paziente deve concentrarsi sulle emozioni che prova ripensandoci e sulla localizzazione delle sensazioni fisiche (una morsa allo stomaco, un nodo alla gola). Immagini, emozioni, pensieri, sensazioni.
E poi?
Il terapeuta esegue la stimolazione oculare, cioè fa muovere per qualche secondo gli occhi del paziente a destra e a sinistra come nel sonno Rem. Il ricordo comincia a perdere la carica emotiva disturbante: il paziente si rilassa, vede ciò che è capitato in una prospettiva più costruttiva, abbandona le
credenze autosvalutanti e a rafforza le sue risorse.
Vuoi provarla? fai così
>Il sito dell’Associazione per l’Emdr in Italia (emdr.it) elenca tutti i terapeuti abilitati e i loro recapiti.
>Oltre al centro per il trattamento dell’anoressia c’è un altro centro autorizzato per la terapia Emdr: il Crsp di Milano e Varese (crsp.it) che tratta i disturbi posttraumatici da stress, l’ansia sociale, le dipendenze.
>Il costo di ogni singola seduta, come per la psicoterapia tradizionale, va da 60 a 120 € circa.
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Articolo pubblicato sul n.4 di Starbene 2016 in edicola dal 12/01/2016