di Francesca Lucati
LA TESI
Se credi che il modo migliore di farti amici sia affascinarli con le tue qualità, sbagli. In realtà, un atteggiamento ostentativo può essere controproducente. Sul fronte “nuove amicizie” funziona molto di più ammettere di avere bisogno dell’aiuto del prossimo e chiedere piccoli favori.
LA DIMOSTRAZIONE
Uno studio svolto in USA e Giappone dalla psicologa sociale Yu Niiya della Hosei University di Tokio rivela che manifestare le proprie debolezze e, quindi, farsi dare una mano dai conoscenti, crea dei legami di vicinanza che si trasformano facilmente in amicizia.
Lo spunto per la ricerca è il fenomeno giapponese dell’amae, cioè l’atteggiamento di chi avanza una richiesta confidando che venga accolta e soddisfatta, perché ripone fiducia nella benevolenza e nelle capacità della persona cui si rivolge.
Per esempio, se chiedi alla nuova vicina di casa “Potrebbe dare un’occhiata alle piante che lascio sul pianerottolo mentre sono in vacanza?”, implicitamente le comunichi anche “Mi fido di lei e so che è in grado di farlo”. La vicina lo percepisce, magari non consapevolmente, ne è lusingata, si rende conto che per te non è una persona qualunque, quindi accetta.
«In questo modo, la tua domanda iniziale genera un “circolo virtuoso dell’amicizia”», spiega Chiara M.R. Borgonovo, psicologa e psicoterapeuta a indirizzo transculturale. «Quando la persona cui ti sei rivolta riesce a esserti utile, il suo senso di autoefficacia aumenta e quindi si sente più propensa ad approfondire il rapporto con te. Dal canto tuo, provi riconoscenza nei suoi confronti e ti disponi a ricambiare il favore».
PROVACI COSÌ
Secondo la dottoressa Borgonovo, i presupposti per riuscire nell’impresa sono essenzialmente questi tre.
Lasciati alle spalle il perfezionismo. Riconoscendo che hai bisogno degli altri non fai la figura della debole, semplicemente ti dimostri umana.
Sii fiduciosa nel prossimo. Non avere paura di chiedere perché temi di essere rifiutata: alcuni studi sfatano il pregiudizio negativo per cui ci prefiguriamo più “no” di quelli che otterremmo nella realtà.
Dai sempre una seconda chance. Evita di rimanere delusa se una persona non risponde alla tua domanda. Magari è intenzionata a darti una mano, però non sa come fare. Quindi, non depennarla subito dalla lista dei potenziali amici, ma dagli un’altra possibilità di dimostrare che può fare qualcosa per te.
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Articolo pubblicato sul n.25 di Starbene in edicola dal 07/06/2016