«Il tè made in Italy ha un colore chiaro e un gusto delicato. Tanto che sono nate alcune coltivazioni, sul lago Maggiore e in val d’Ossola». Così esordisce Paolo Zacchera, fondatore della Compagnia del Lago. «Il suo nome botanico è Camellia sinensis, e le differenze con la camelia ornamentale sono sostanzialmente due: cresce come un cespuglio e non come un alberello e le sue foglie non sono coriacee ma molto morbide. I fiori, bianchi e profumati, sbocciano in autunno e sono molto numerosi».
Le cure necessarie
Posizione. Desidera un’ombra luminosa e cresce rigogliosa, quindi molto produttiva, in collina o in montagna, dove le estati non sono mai troppo torride.
Terreno. Sta bene sia in piena terra sia in vaso, ma ha bisogno di un terreno acido. Se non si è sicuri della composizione del proprio giardino, meglio coltivare in vaso con terriccio per acidofile.
Acqua. L’importante è che il terreno non asciughi mai completamente. Se ha sofferto la sete, mettila a mollo per qualche ora in una bacinella. Non ama l’acqua molto calcarea, meglio lasciarla riposare per una notte nell’innaffiatoio prima di bagnare.
Concime. Ha bisogno di pochissimo fertilizzante. In un vaso da circa 20 cm, ne basta mezzo cucchiaino da tè da spargere una volta ad aprile, una ad agosto e una a novembre. L’importante è che sia di origine organica come il sangue di bue o la cornunghia.
Rinvaso. Ogni 2 anni trapianta in un contenitore leggermente più grande, riempito con terriccio per acidofile.
Potatura. Se la cimi continuamente per tutta la bella stagione, non ne avrà bisogno. Per rinnovare la pianta, ogni 5-6 anni tagliala in primavera a una spanna da terra.
In tazza in 3 mosse
1. Da aprile a settembre taglia, man mano che crescono, le cime dei rami, cioè le prime 3-4 foglie che sono le più tenere.
2. Falle seccare in casa su un foglio di carta in un luogo fresco e non umido per almeno 10 giorni.
3. Conservale in un sacchetto di carta per due mesi prima di utilizzarle.
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