No, non vogliamo parlare dei soliti botti di fine anno: chi ha un animale in casa sa già l’effetto che producono sui nostri amici e c’è poco da fare, anche perché a nulla o a poco valgono le varie ordinanze municipali che li vietano. Piuttosto, con i nostri due esperti veterinari, abbiamo voluto affrontare argomenti ai quali di solito non si pensa, o di cui ci si preoccupa all’ultimo minuto quando ormai è troppo tardi per non incorrere in disagi reciproci. Cani e gatti, durante le feste, vivranno (magari per la prima volta, se sono cuccioli o neo-adottati) una vera e propria invasione di campo.
Parliamo degli ospiti, spesso innumerevoli, che si presenteranno nel clou delle festività per brindare e pasteggiare con noi. Un problema bilaterale, perché se i nostri pet dovranno “subire” la comparsa dal nulla di umani mai visti e proprio dentro alla loro casa-territorio, ci sarà anche la zia che cerca di dare il cioccolato a Fido o l’amica terrorizzata dai Bubu. E poi c’è l’albero di Natale, irresistibile monte Everest da scalare per i felini, o quelle belle palline colorate che sembrano giochi scintillanti da mordere e portare in cuccia per frantumarli, senza contare il meraviglioso profumo del cappone o del capitone (e vogliamo parlare del panettone?) da tenere sott’occhio a tavola. Ecco allora la nostra guida di sopravvivenza alle feste, per noi e per loro.
Le palline colorate
«Belle, scintillanti, che dondolano: le palle natalizie sono un’attrattiva irresistibile come potenziale nuovo gioco», sottolinea Alice Chierichetti, medico veterinario nutrizionista, nota su Instagram come Alice.nutrivet. «Il rischio, soprattutto per i cani, è l’ingestione di quelle più piccole, per i gatti giocarci al punto di romperle e, se sono di vetro, ferirsi».
Che fare? Vanno messe in alto se c’è il cane. Inoltre vanno evitate quelle di vetro e ben affrancate in modo che non cadano con uno scossone. Se il gatto scopre che insistendo cascano è finita, ci proverà sempre, altrimenti si annoia e non ci perderà più tempo.
L’albero di Natale
Il cane è più interessato alle palline. Il gatto invece può trovare irresistibile anche “scalare” l’albero. L’abete va ben ancorato in modo che non cada e resista anche alle codate del cane più grosso.
«Per distrarre il gatto dalla possibile scalata è bene inserire nella stessa stanza (e non vicino all’albero, altrimenti lo userà come trampolino da lancio verso l’abete) un’alternativa dove invogliarlo all’arrampicata, come una torre tiragraffi. Invece, per distogliere cani e gatti dalle palline, oltre a fissarle bene e metterle fuori dalla loro portata, va anche stimolato il gioco in altri punti della stanza», spiega Gabriella Tami, veterinario con dottorato e master in etologia e benessere animale.
La stanza rifugio
Dove collocare i nostri amici durante la festa? Dipende molto dal carattere dell’animale: il cane è socievole o timido? Il gatto non sopporta le invasioni di campo o vince la sua curiosità di conoscere i nuovi arrivati? «In ogni caso, per l’occasione, dobbiamo fare in modo di gestire il loro stress al meglio, tutelando al contempo le eventuali difficoltà che possono avere gli ospiti non abituati agli animali domestici», spiega Chierichetti.
«Il cane, se di solito è socievole, è solo felice di conoscere gli sconosciuti, mentre il gatto per sua natura diffida di tutto ciò che è nuovo, e i cambi di routine lo stressano. La soluzione, se anche solo uno degli attori della festa (pet o nuove persone) può avere dei problemi, è dividere gli ambienti e isolare il luogo dove si festeggerà dal resto della casa o, se l’ambiente non è grande, adibire a zona riservata ai pet una stanza, preferibilmente quella che loro frequentano e amano di più. Nel caso in cui invece la timidezza o diffidenza siano solo nella fase iniziale, è possibile non isolare la zona riservata e lasciare la porta aperta, in modo che cane e gatto, quando sono pronti (e se gli ospiti lo accettano senza problemi) a un certo punto della serata vengano a farsi vivi e salutare. Ma attenzione! È sempre l’animale che deve fare questo primo passo, lentamente e con i suoi tempi, gli ospiti devono esimersi da entrare picloro nella stanza-rifugio forzando la mano: i gatti si stressano e i cani possono prenderla come un’aggressiva violazione del territorio».
Nel luogo dove passeranno la serata i nostri amici, ci devono poi essere tutte le loro cose: scodelle, cibo, giochi.
Lo spray anti-stress
Stressato il gatto, stressati noi dalle feste? Per loro la soluzione è spray. Esistono prodotti naturali reperibili nei negozi specializzati che si possono spruzzare nelle stanze di casa.
«Sono diffusori a base di feromoni e sostanze calmanti naturali: hanno effetto antistress, non sono tossici e si vede proprio l’effetto rilassamento sull’animale: da provare qualche sera prima dell’evento, anche perché non funziona con tutti gli animali. Se poi il pet ama l’erba gatta, aggiungete nella stanza-rifugio anche quella», dice Alice Chierichetti.
Il primo incontro
L’ingresso degli ospiti è il momento più delicato del primo incontro: come devono comportarsi gli umani? «Con un gatto, in genere, l’incontro ravvicinato è posposto, almeno per un po’: si terrà a distanza o sparirà all’istante; mai inseguirlo per coccolarlo, lasciamogli un po’ di spazio e aspettiamo che sia lui a farsi avanti, considerando che per molti gatti, mento, tempie e dietro le orecchie sono luoghi graditi per una grattatina», spiega Gabriella Tami.
«Con un cane, anche se è coccolone, è meglio restare fermi, non chinarsi su di lui né fissarlo negli occhi, tenere le mani basse per farle annusare ma senza metterle davanti al muso invadendo il suo spazio: è il cane che deve farsi avanti a salutare. Per il resto è utile farsi indicare da chi conosce il cane com’è meglio salutarlo».
Per chi ha paura del cane o non è abituato
Ovvio che se il timore è insuperabile, perché magari la persona in passato ha subito un trauma (è stata morsa, per esempio), una possibile soluzione è tenere il cane lontano. Ma, se come spesso avviene (lo hanno dimostrato le ricerche delle aziende che hanno accolto i cani sul luogo di lavoro e hanno studiato le reazioni dei non proprietari di animali), è solo questione di inesperienza e dei primi momenti di scambio, si può superare l’empasse così: «Oltre alle regole viste per il primo incontro, e alla vigilanza del padrone di casa che dovrà gestire l’animale per non renderlo invasivo per esempio trattenendolo nei primi entusiastici approcci, accogliere il cane seduti a tavola può fare un po’ da barriera ed evita che il cane, soprattutto se è di una certa stazza, si alzi e “abbracci” l’ospite mettendogli le zampe sulle spalle.
Attenzione anche alla posizione delle mani, se l’invitato le terrà giù sarà più probabile che il cane rimanga a terra, se invece spaventato le porterà di colpo in alto per non farle toccare il cane potrebbe seguirle istintivamente, alzandosi sulle zampe posteriori.
Altra regola: no a movimenti bruschi o a scatti: occorre farli sempre lenti o, meglio, nessun movimento, almeno al primo approccio. E non si deve fissarlo negli occhi: uno sguardo fisso può spaventare chi lo riceve», raccomanda Gabriella Tami. Lo sappiamo: più che un incontro all’inizio vi potrà sembrare la sfida all’OK Corral, ma se l’ospite segue queste poche regole sarà proprio il comportamento del cane a farlo rilassare e, inaspettatamente, a farglielo apprezzare. Intanto, «mentre il Natale si avvicina, è utile ripassare con il cane gli esercizi del richiamo e del resta, da seduto o a terra».
No al box in salotto
Alcune persone credono di avere un colpo di genio mettendo il cane di piccola taglia, il cucciolo appena arrivato o il gatto in una sorta di box come quello per i bambini (o nel loro portantino), per tenerli a distanza degli ospiti pur facendoli partecipi della festa.
«Sbagliato e stressante: subiranno il contenimento obbligato e in mezzo a estranei, si stresseranno o soffriranno se vogliono interagire con gli altri. Peggio solo mettere dentro al box una mano per toccarli: l’invasione di campo sarà a rischio graffi o morsi (attenti soprattutto ai bambini); meglio optare per la stanza rifugio», commenta Chierichetti.
Vietato dargli cibo dalla tavola
I padroni di casa lo sanno, gli ospiti magari no, ma anche l’innocuo pezzo di pollo può essere un problema per il cane se è allergico, e anche altri cibi lo sono, anche se apparentemente premi perfetti per i nostri amici: «L’appetitosa polpetta può nascondere aglio, cipolla, porro ed erba cipollina, che sono vietati. Il cioccolato lo sanno tutti che fa male agli animali, ma in generale gli alimenti zuccherati sono sconsigliati, primo fra tutti il panettone, che ha pure il “difetto” di contenere le uvette, tossiche per il pet. Nei prodotti panificati può esserci poi l’etanolo, che non va bene. Alcuni cibi, anche se non sono tossici, se vengono dati oltre un certo dosaggio possono causare diarrea e gonfiore (è il caso dei legumi, molto ricchi di fibra). Vietate infine le ossa, di qualsiasi tipo siano, sono davvero pericolose», dice Alice Chierichetti.
Altro particolare motivo di riflessione preventiva per gli ospiti: molti pet vengono educati fin da cuccioli (e con fatica) a non disturbare e chiedere cibo in tavola. All’ospite che dice “ma dai poverino solo un pezzettino!” ricordiamo che per lui questa novità significa “ma allora Si Può Fare!”, e poi sarà difficile e stressante riabituarlo ai no a tavola.
Premi permessi
Se proprio vogliamo premiare i nostri amici in questa particolare occasione, usiamo i loro alimenti specifici. «Adorano gli essicati di carne e di pesce che trovate nei negozi specializzati, un pezzettino di parmigiano o un po’ di kefir o yogurt bianco intero senza zuccheri», spiega Alice.Vet.
«Se poi abbiamo deciso di fare i biscotti per la famiglia, possiamo usare farina di avena o farro, uova e frutta come mele, pere o banane per farne alcuni adatti a loro. Ricordiamoci che il gatto non è attratto dal dolce rispetto al cane, mentre il loro gusto preferito è quello che viene definito “umami”, della soia, del parmigiano e della carne», spiega Chierichetti.