Ciclotimia
Umore caratterizzato dall’alternanza di fasi di eccitazione e di abbattimento. Il termine fu coniato nel 1882 dallo psichiatra tedesco Karl Kahlbaum per designare la successione di stati di mania e melanconia riscontrata in alcuni suoi pazienti. Nel 1920 lo psichiatra tedesco Ernst Kretschmer estese l’uso del termine a indicare un tipo di temperamento (personalità). Un soggetto ciclotimico possiede una grande capacità di conformarsi al contesto. Generalmente socievole, reagisce alle variazioni ambientali con gioia, tristezza o collera. Quando dà luogo a manifestazioni esagerate la ciclotimia rientra nel patologico e può sfociare nella malattia maniacodepressiva. Nel linguaggio corrente, l’aggettivo “ciclotimico” descrive una personalità instabile, lunatica.
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