Non tutti i giorni sono buoni per rimanere incinta!

Non tutti i giorni sono buoni per concepire: per farlo è necessario individuare il periodo fertile della donna.



Quando si cerca un bambino è opportuno avere rapporti mirati nei giorni fertili, in modo che ovocita e spermatozoo possano incontrarsi. Altrettanto importante però è non fossilizzarsi troppo su questo aspetto: avere rapporti ogni due o tre giorni potrebbe essere un ottimo metodo per non stressarsi e per azzeccare, nel giro di pochi mesi, il giorno giusto per il fatidico incontro!

1)Individuare i giorni fertili

Il modo più semplice per individuare i giorni fertili è quello di contare 14 giorni dal primo giorno della mestruazione. Questo semplice calcolo si rivela appropriato nei casi di un ciclo mestruale che cade regolarmente ogni 28 giorni, ma non sempre il ciclo è uguale per tutte: inoltre, al di là delle tempistiche differenti, possono interferire (e vanificare il conteggio) anche lo stress, l’ansia e le preoccupazioni.

2)Osservare il muco cervicale

Quando il momento dell’ovulazione è ancora lontano, il muco cervicale ha una consistenza cremosa oppure può essere del tutto assente. Con l’avvicinarsi dell’ovulazione, invece, assume il caratteristico aspetto simile a quello del bianco d’uovo ed è in grado di elasticizzarsi per tre o quattro centimetri. Alcuni farmaci però, come alcuni antistaminici e il clomifene (di solito prescritto per favorire l’ovulazione), possono asciugare del tutto il muco.

3)Aumento del desiderio sessuale

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che, indipendentemente dalla sua voglia di maternità, durante l’ovulazione una donna è maggiormente disponibile ad avere rapporti: è come se inconsciamente rispondesse alla natura che le chiede di concepire. L’importante però è non farsi prendere dalla frenesia, perché a quel punto sarà difficile distinguere segnali tanto sottili!

4)Aumento della temperatura basale

Uno dei metodi maggiormente utilizzati per individuare i giorni fertili e quindi concepire, è quello di monitorare la temperatura basale: tale temperatura infatti, aumenta di pochi decimi immediatamente prima dei giorni fertili e rimane più alta del normale durante l’ovulazione. L’aumento della temperatura basale è causato dall’aumento dei livelli di progesterone, che si innalzano, appunto, a causa dell’ovulazione.

5)Un seno più morbido

Molte donne, subito prima e durante l’ovulazione, percepiscono un seno più morbido, come se il corpo si preparasse ad un’eventuale maternità. Durante l’ovulazione inoltre, si possono avvertire piccole fitte alla pancia, molto simili ai dolori mestruali: anche questo è un segno che sta avvenendo l’ovulazione.

6)Kit per l’ovulazione

Capire quando avviene l’ovulazione è anche un modo per imparare a conoscere a fondo il proprio corpo: per le donne che non riescono a cogliere questi piccoli segnali però è possibile acquistare i kit per la verifica dell’ovulazione. Gli stick sono in grado di rilevare l’aumento dell’ormone luteinizzante che annuncia, senza possibilità di equivoco, l’imminenza dell’ovulazione.

«L’ovulazione si verifica circa 10-12 ore dopo l’innalzamento del valore dell’ormone LH, quindi l’utilizzo degli stick ovulatori permette un timing esatto per il rapporto – precisa il dottor Gastaldi, responsabile di Ostetricia e Ginecologia presso l’Istituto Clinico Città di Brescia – Recentemente, come metodo economico per individuare il momento ovulatorio, è stata proposta anche l’analisi della saliva, la cui composizione cambia 24 -36 ore prima dell’ovulazione. In generale tuttavia, se si vuole verificare con esattezza l’avvenuta ovulazione ed il corretto assetto ormonale, è opportuno eseguire un dosaggio del progesterone in fase media luteale, tra la ventesima e la ventiquattresima giornata del ciclo».