Curati con la musica

È la terapia più piacevole che esista. Ed è molto efficace: si utilizza persino in ospedale. Vuoi provarla? Segui le dritte dell’esperto per scegliere le melodie giuste



di Rossana Cavaglieri

Ci sono brani capaci di funzionare come veri farmaci per moltissimi disturbi. «Oltre che sul cervello e il sistema nervoso, le melodie influiscono sul battito cardiaco, la pressione del sangue e la respirazione», conferma Gabriele Traverso, psicoterapeuta ed esperto di musicoterapia. Sono inoltre un toccasana contro l’ansia e la tensione nervosa, perché abbassano il livello degli ormoni dello stress come il cortisolo e aumentano le endorfine, i neurotrasmettitori del benessere».

Insomma, ce n’è abbastanza per fare il pieno di note. Ma quali? Tieni conto che i suoni bassi rilassano di più, mentre un brano dai timbri forti è più energizzante di una melodia soft. Le armonie consonanti, come quelle della musica classica, danno un senso di calma, quelle dissonanti (presenti per esempio nella contemporanea) invece possono creare tensione. Attenzione a non farti guidare nella scelta dalle emozioni e dai ricordi che ti può suscitare una canzone: sono importanti, ma non “curano”. Anzi, in certi casi possono essere controproducenti. Qui trovi le indicazioni per utilizzare la musicoterapia per 5 problemi molto comuni. Su starbene.it puoi anche ascoltare gratis degli “assaggi” dei brani composti dal musicoterapeuta Filippo Massara (e raccolti in una serie di cd di Ludi Sounds) per curare questi disturbi.

Insonnia
Il problema - Fai fatica ad addormentarti, oppure di notte ti svegli spesso. Risultato: la mattina sei uno straccio e durante la giornata non combini niente. Il sonno arretrato non perdona e, a lungo andare, provoca il calo delle difese immunitarie e una stanchezza “cronica”.
La soluzione musicale «Per ristabilire il corretto ritmo sonno veglia devi prima di tutto curare la fase di addormentamento », suggerisce il dottor Gabriele Traverso. «Svuota la mente da ogni pensiero ed evita di cercare il sonno a ogni costo». Per facilitarti il relax scegli melodie dolci, ripetitive, con ritmi lenti.
I brani ok Cecilia Chailly, Lonesome Lullaby; W. A. Mozart, Sonata per pianoforte K 310, Andante cantabile.

Stanchezza
Il problema Stai vivendo i mesi più difficili dell’anno, con la fatica accumulata dall’inverno e le vacanze ancora lontane. «In questi casi puoi avvertire la stanchezza a livello fisico e mentale», spiega il nostro esperto. «Ti senti debole anche senza aver fatto sforzi particolari, ti svegli già stanca e fai fatica a carburare. Inoltre hai la mente vuota, ogni pensiero ti costa fatica e ti sembra inutile, uno stato che assomiglia alla temuta depressione».
La soluzione musicale «Per ricaricarti fisicamente e mentalmente ascolta brani molto ritmati, con una prevalenza di percussioni: la musica del tamburo è quella che assomiglia di più al battito cardiaco », spiega il dottor Gabriele Traverso.
I brani ok J. S. Bach, Variazioni Goldberg per pianoforte, Variazione n° 32.

Difficoltà di concentrazione
Il problema Quando sei poco concentrata, per quanto ti sforzi, non combini niente. Così ogni obiettivo di studio o lavoro diventa irraggiungibile. Un dramma, se hai in vista degli esami o scadenze importanti per cui ti devi preparare.
La soluzione musicale Se la mente gira a vuoto, anche tentare di concentrarsi su un brano musicale diventa unafatica inutile. Ma non è necessario farlo. «In questi casi basta affidarsi alle percezioni fisiche: i timbri musicali e le armonie sono vibrazioni che possono addirittura modificare il funzionamento delle cellule», dice il dottor Gabriele Traverso.
I brani ok Ludwig van Beethoven, Sonata per piano op. 53, n° 21 Introduzione, molto adagio; J. Pachelbel, Canonein Re maggiore.

Asma
Il problema Sei allergica ai pollini o hai altri disturbi respiratori che ti creano il broncospasmo dell’asma. Naturalmente non puoi rinunciare ai farmaci antistaminici, ma la musica ti può aiutare a ritrovare l’armonia del ritmo respiratorio.
La soluzione musicale «Sono utili i brani capaci di accompagnare respirazioni profonde, complete, con ritmi lenti», precisa il nostro esperto. «Ascolta le melodie mentre ti concentri sul respiro, così impari a controllarlo».
I brani ok G. Meyerbeer, dall’opera Dinorah l’aria Ombra leggera con la voce della Callas; W.A. Mozart, Concerto per pianoforte e orchestra in La maggiore K 414, Andante.


Disturbi digestivi
Il problema Mangi troppo in fretta, sotto stress: alla fine digerisci male e ti senti gonfia. È un segnale che dice che sfoghi l’ansia con il cibo.
La soluzione musicale Se mangi con calma, masticando bene, il pasto ti dà più soddisfazione e non ti abbuffi. «Ti aiutano le melodie rilassanti », dice l’esperto. «Sono le composizioni che facilitano la concentrazione sul gusto dei cibi».
I brani ok G. Paisiello, Concerto in Fa maggiore per pianoforte e orchestra, Largo; C.W. Gluck, Danza degli spiriti beati.

Si usa anche in corsia
Il musicoterapeuta è ormai una presenza fissa nei reparti dove si curano malattie come la SLA, l’Alzheimer, il Parkinson o l’autismo. «La musica è una terapia complementare che, nel caso del Parkinson, migliora la coordinazione motoria e aiuta a recuperare il ritmo dei movimenti», spiega la neurologa Francesca Mancini, presidente dell’Associazione Officina Salute che a Milano fa riabilitazione in diversi ospedali. Nelle sedute i pazienti in gruppo suonano strumenti a scelta, oppure si dedicano all’ascolto di brani selezionati.

Articolo pubblicato sul n.23 di Starbene del 26/05/2015 ora in edicola

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