Oggi in Italia le donne nate fra il 1949 e il 1963 sono 6 milioni e fra 10 anni saranno 7,3 milioni. In base al campione sono state suddivise in: statiche e non soddisfatte (26,1%), depresse e messe da parte (20,5%), oppure appagate (23,6%) e in continua crescita (16%), infine vincitrici e multitasking (13.8%).
Si tratta di una generazione che ha vissuto il femminismo e ha contribuito al cambiamento del mondo con propri diritti, libertà e idee nuove. L'88% è attenta alla salute, l'84% cura il proprio look, l'82% ama viaggiare ed è culturalmente attiva, coltiva hobby (75%), segue la moda (62%). Il 78% si sente ancora giovane e forte, e il 61% pensa ancora al sesso. Il 65% invece è preoccupata per i segni del tempo che passa.
Nonostante la parità sessuale conquistata, le donne che hanno combattuto per averla oggi tuttavia nel 61% dei casi si ritengono penalizzate sul lavoro rispetto agli uomini. I rapporti in famiglia sono migliorati anche se le signore mature si sentono ancora appiccicate addosso da partner e figli un ruolo di loro colf, badanti, cameriere e cuoche. Le donne dai 50 ai 64 anni poi non si sentono molto capite dagli uomini.
Se un tempo poi questa fascia d'età era tutta rivolta a figli e nipotini, oggi guarda al futuro: il 36% coltiva nuovi sogni (elemento tra i grandi discrimini fra giovane e vecchio) e il 23% vive una seconda giovinezza. Mentre solo il 4% definisce la sua età "lenta agonia".