Non esiste solo la chirurgia estetica: ci sono tecniche meno invasive in grado di aiutarti a migliorare il tuo aspetto. Ecco le testimonianze di tre lettrici che al bisturi hanno preferito un ritocco “soft”.
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GLI OCCHI.La testimonianza di Francesca 45 anni, giornalista.Via le rughette col laser. Quando ho letto che lo sguardo da ventenne di Madonna non era frutto del bisturi ma del laser non ho avuto dubbi: dovevo farlo anch’io! Certo, anche il “trattamento con i raggi” causa qualche fastidio. La seduta dura pochi attimi ed è indolore, ma per i venti minuti successivi si sente un bruciore simile a quello di una scottatura. Per due giorni, poi, gli occhi sono gonfi. L’effetto potrebbe essere paragonato a quello di un’ustione solare presa in alta montagna. Per adesso ho fatto due sedute, ma i risultati sono già evidenti e sono molto soddisfatta: lo sguardo è più aperto (merito del rialzamento della palpebra superiore) e le zampe di gallina visibilmente diminuite.
La tecnica utilizzata.
Si chiama Smartxide Dot ed è un nuovo laser per gli occhi che offre alle donne un’alternativa soft alla blefaroplastica. «Si tratta di un laser ad anidride carbonica (C02), che però si presenta nella nuova versione frazionale, che agisce in modo più delicato», spiega la professoressa Dvora Ancona, docente del master di in medicina estetica all’università di Pavia e direttore del Centro Juva di Milano. «Il raggio-laser, frazionato in tanti microspot di 350 micron di diametro, provoca una vaporizzazione della pelle, cancellando le “zampe di gallina” e determinando un rialzo delle palpebre superiori». Subito dopo la pelle appare molto arrossata e occorre applicare per qualche giorno una crema lenitiva. Dopo tre settimane si ripete la seduta. L’ideale è farne tre e ciascuna costa 500 euro.
ATTENTA A...
«Se sei soggetta a herpes labiale, prima di qualsiasi trattamento laser al volto effettua una cura a base di aciclovir, per prevenire la riattivazione del virus», puntualizza il dottor Alberto Massirone, direttore della Scuola di medicina a indirizzo estetico Agorà di Milano e consulente di Starbe- ne. Inoltre, dopo il laser, niente sole per almeno 3 settimane.
LE GUANCE.La testimonianza di Maria 48 anni, assicuratrice.
Viso più tonico con la “R4”. Il lato negativo di esser magre? Dopo i 45 anni il viso tende a cedere alla forza di gravità e le guance appaiono come risucchiate dall’interno. È quanto è successo a me, dopo un periodo di stress alla fine del quale apparivo ancora più “tirata”. Un giorno la dermatologa dalla quale mi ero recata per controllare i nei mi ha proposto la radiofrequenza, un trattamento rassodante basato sul calore emesso dalle onde-radio. L’idea mi piaceva: niente anestesia, nessun dolore, totale assenza di farmaci e di precauzioni “pre” e “post”. Esci dallo studio e sei in ordine, puoi anche truccarti o prendere il sole. La seduta, inoltre, è piacevole: uno specie di “massaggio caldo” con un manipolo. Ne ho fatte 8 e sono soddisfatta.
La tecnica utilizzata. La radiofrequenza è il trattamento tonificante di punta, che negli ultimi due anni ha fatto passi da gigante. «L’ultima versione presentata al Cosmoprof di Bologna è quella quadripolare, composta cioè da quattro poli (tre emittenti e uno ricevente) che possono cambiare configurazione in base all’esigenze della pelle da trattare», spiega la dottoressa Michela Castello, dermatologa a Milano e Pavia. «La donna avverte i poli come quattro “dita” scorrevoli, pronte a fare un massaggio circolare su tutto il volto. Il vantaggio di R4, l’ultimo nato, è la presenza di un sensore che rileva costantemente la temperatura percepita dal derma (non deve superare i 42 gradi). Il calore generato dalla radiofrequenza, in genere ben tollerato, ha lo scopo di far contrarre le fibre elastiche e stimolare la sintesi di nuove». Si consigliano 8-10 sedute, 150 euro l’una.
ATTENTA A...
«Se hai la pelle del viso molto rilassata, non aspettarti mira- coli dalla sola radiofrequenza. Meglio far precedere il tratta- mento “radio” da qualche se- duta di biorivitalizzazione (mi- croiniezioni di vitamine, ami- noacidi e acido ialuronico) che predispongono al meglio la pelle», suggerisce il dottor Alberto Massirone.
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