Gentile Dottor Tonini,
prendiamo atto della sua cortese contestazione (qui potete leggere la lettera di Probios), ma vogliamo specificare che nell'articolo in questione non si è voluto assolutamente penalizzare in modo particolare alcun prodotto, né tantomeno stimolare un confronto tra prodotti della stessa categoria presentandone uno soltanto. Piuttosto, trattandosi di alimenti bio che in quanto tali dovrebbero costituire idealmente (e non per obbligo di legge) un esempio di chiarezza e trasparenza nell’etichettatura, si è cercato di evidenziare alcuni elementi di attenzione da considerare nella lettura dell’etichetta.
Spiace davvero di aver acquistato (peraltro pochi giorni prima di scrivere l'articolo) una confezione di crema “Moretta” tra quelle non ancora dotate di nuova etichetta, e ci fa piacere che il prodotto commerciato oggi presenti un’etichetta completa e dettagliata. Rimane il fatto, per quanto spiacevole, che l’etichetta della confezione da noi acquistata presentava i motivi di ambiguità per cui è stata criticata, e che anche voi avete sentito di dover correggere prima ancora che diventasse obbligatorio per legge. Con riferimento alla generica indicazione di "grassi vegetali", con la quale da anni molti produttori indicano in modo approssimativo e ambiguo la qualità dei grassi utilizzati, ci conferma che è vostra intenzione eliminare già dall'anno prossimo quello di palma dalla vostra ricetta, a riprova che questo è possibile anche per prodotti particolari come le creme. Consapevoli che il grasso di palma, seppur da non demonizzare, si caratterizza per una composizione poco equilibrata, non possiamo che rallegrarci della vostra scelta, augurandoci che sempre più produttori decidano in questo senso.
Sarà nostra cura dare informazione ai lettori dell’avvenuta modifica.
La ringraziamo e la salutiamo cordialmente.