Ogni anno, in Italia, circa 100mila persone si ustionano. «E 10mila finiscono in ospedale. Soprattutto le donne, perché più a contatto con materiali a rischio», spiega Riccardo Testa, chirurgo plastico dell’Istituto Humanitas (MI). La prima cosa da fare? Capire la gravità del problema.
● Scottatura di primo grado La parte è arrossata e brucia un po’, la lesione è superficiale (non c’è ferita) e non è estesa. Segui le nostre istruzioni (vedi le singole parti) e in una settimana guarirai senza che rimangano segni.
● Secondo grado Oltre all’arrossamento e al bruciore (intenso) compaiono delle bolle ricolme di liquido: non toccarle e segui le nostre istruzioni.
● Al Pronto soccorso Se la ferita è grande, profonda, c’è pelle morta (è più chiara e la parte fa meno male).
COSA FARE appena ti scotti
● Metti subito la parte sotto l’acqua fredda Bloccherai l’estendersi della scottatura dando sollievo alla pelle. Raffredda la zona per almeno 15 minuti. Sì al ghiaccio ma con un panno, mai direttamente.
● Se olio o acqua bollenti hanno inzuppato il vestito prima di mettere la parte scottata sotto l’acqua e prova a liberarla piano dal tessuto. È attaccato? Non insistere: bagnati vestita e vai al Pronto soccorso.
Mano e articolazioni
● Cosa succede A differenza di quanto si possa immaginare, è una parte molto delicata, perché se si forma una cicatrice nella zona del polso, la lesione può far ritrarre la pelle e dare dei problemi di movimento (vale anche per le altre articolazioni).
● Cosa fare «Il ferro da stiro di solito non fa grossi danni, ma è subdolo, perché le pazienti tendono a sottovalutare quella righina rossa e, trascurandone la cura, rischiando di tenersi il “ricordo” dell’incidente. Allora, raffredda bene la zona, detergila con la fisiologica (è ok anche quella che si usa per il naso dei bambini) e compra in farmacia una pomata antisettica (per esempio a base di sulfiadiazina argentica), che riduce molto il rischio che la parte si infetti. La crema si applica una volta al giorno e quando la rimuovi usa sempre una soluzione sterile», spiega il dottor Riccardo Testa.
● come evitare le cicatrici Soprattutto se la lesione è di secondo grado, è profonda ed è in una zona che devi flettere (come il polso) in farmacia troverai delle guainette elastiche che comprimono la parte (non sono fastidiose), sotto le quali va messo un gel a base di silicone o, nei casi più complessi, delle laminette al silicone denso e spesso qualche millimetro. Sono di varie misure e possono contenere anche delle vitamine che aiutano la cicatrizzazione (costo sui 50 euro in totale). La medicazione dura, come minimo, due mesi.
Gambe & polpacci
● Cosa succede «La brace della sigaretta è un classico», spiega il dottor
Testa. «Può sembrare un’inezia, per la dimensione del danno, ma più la
brace rimane a contatto con la pelle più l’ustione è profonda. La marmitta
della moto fa un danno più esteso ma te ne accorgi subito, e quindi
“salvi” la gamba di riflesso. Ma non perdere tempo».
● Cosa fare Detergi, anche se sei per strada con la moto, la parte
scottata. Piuttosto usa una bottiglia di acqua minerale (meglio fredda),
ma fallo bene. Poi vai in farmacia e fatti consigliare una pomata antisettica da stendere
sulla parte. Non usare mai l’alcol o altri disinfettanti: l’ideale rimane
sempre l’acqua fisiologica (in farmacia trovi le bottigliette, più
indicate ed economiche dei flaconcini per le zone estese). «La crema
medicata basta per disinfettare», spiega Testa. «Attenzione alla zona del
ginocchio (vale quanto detto per la mano) e, in ogni caso, sempre se la
parte non migliora o, addirittura peggiora, non aspettare
a farti visitare».
● come evitare le cicatrici A guarigione avvenuta (l’epitelio è rimarginato ma il segno dell’incidente c’è ancora, sta solo “maturando”), può essere necessaria una fisioterapia
specifica, cioè massaggi ed esercizi di allungamento (devi distendere la
parte) della pelle scottata, che vengono insegnati
dal medico e poi farai a casa.
Décolleté
● Cosa succede «Il décolleté è una zona considerata, soprattutto nella
parte dello sterno, una delle più a rischio per la cicatrizzazione. Il danno più temuto è quello del cheloide, cioè una cicatrice rossa e rilevata che sembra quasi un cordoncino, che si nota subito e che poi è difficile da eliminare», spiega il chirurgo plastico.
● Cosa fare «Se sulla parte compaiono delle bolle non bucarle: l’epitelio, anche se gonfio, così rimane compatto e più protetto. Se si rompono la zona va protetta con garze grasse impregnate (per esempio a base di connettivina), in modo che non si appiccichino e danneggino la pelle (vale in tutti i casi in cui ci siano le vescicole, anche nelle altre zone del corpo)», sottolinea l’esperto. Se dopo 7 giorni non si vedono miglioramenti, vai dal medico.
● come evitare le cicatrici Raccomandate le lamine al silicone (vedi mano) e una medicazione compressiva (più si comprime la parte, più si abbassa il rischio di cicatrice).
Viso
● Cosa succede Più la lesione è vicina agli occhi e alla bocca (se sono
coinvolti anche solo i bordi devi andare in un Centro ustioni ospedaliero subito) più la situazione è delicata. Se il segno è piccolo e distante da questi punti puoi gestirlo.
● Cosa fare «Dopo aver raffreddato la parte evita di metterci sopra creme,
unguenti o pomate anestetiche che avevi già nell’armadietto (tipo quelle a base di benzocaina). Se ci sono bolle devi evitare il rischio di infezione: copri la parte con una garza (basta che non rilasci filamenti: per questo motivo non usare il cotone) o un cerotto che sia della grandezza giusta. In farmacia mostra la lesione e acquista una pomata antisettica (leggi le istruzioni per la mano)», spiega Riccardo Testa. Tra garze e pomata spenderai circa 50 euro.
● come evitare le cicatrici Devi tenere la parte coperta dalle garze e, nei primi giorni dopo la guarigione, con creme anti-UV (occhio anche a quelli più “deboli” di città), perché altrimenti possono rimanere delle macchie scure che poi vanno tolte con peeling o laser.
● La parte colpita è molto estesa e c’è una vera e propria ferita? In questo caso raffredda e chiama il 118, soprattutto se l’ustione ricopre tutto un arto o parti delicate del viso.