La Giornata nazionale per la lotta allo stigma torna, alla sua seconda edizione, il 19 ottobre, con un simposio a Genova.
L'obiettivo dell'Alta Scuola Italiana di Lotta allo Stigma (Asils), che organizza questo appuntamento, è eliminare pregiudizi e forme di esclusione sociale, comprese quelle legate alla malattia mentale. Quest'anno l'iniziativa si concentra su due temi di grande attualità, il femminicidio e la povertà.
Sono 900 le donne uccise dal 2005 al 2012 in Italia secondo dati riportati da Serena Dandini nel libro "Ferite a Morte" (Rizzoli, 2013). E dall'inizio della crisi sono praticamente raddoppiati gli italiani che si trovano in una condizione di povertà assoluta: secondo un'analisi della Coldiretti e dati Istat, oggi sono 4,81 milioni coloro che non hanno una disponibilità economica sufficiente neanche ad acquistare beni e servizi essenziali per vivere. Il declassamento e il conseguente meccanismo di esclusione producono vergogna e privano l'individuo della dignità.
La "cultura dello scarto", prodotta dalla globalizzazione economica, con tutte le sue drammatiche conseguenze individuali e di genere sarà oggetto di riflessione nel convegno dove esponenti della psichiatria dialogheranno con il mondo del lavoro, della cultura e dell'associazionismo.
Interverranno Luigi Ferrannini, Paolo Girardi, presidente dell'Asils e professore ordinario di psichiatrica dell'Università "La Sapienza" di Roma, Marco Vaggi Deborah Parigi, Maurizio Pompili, la giornalista del Secolo XIX Silvia Neonato, Emi Bondi, Antonino Minervino, vicepresidente della SIMP e direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Istituti Ospitaleri di Cremona, Mario Amore, coordinatore del comitato scientifico dell'Asils e professore associato in Psichiatria, direttore Unità Operativa e Scuola di Specializzazione Università di Genova. La scrittrice Catena Fiorello sarà intervistata dal prof. Minervino sulla povertà come filo conduttore dei suoi libri e tema centrale dell'ultimo romanzo "Dacci oggi il nostro pane quotidiano", Rizzoli.
Per educare all'inclusione, l'Asils a maggio, organizzerà un evento formativo a Parma che coinvolgerà cinquanta partecipanti di diversa estrazione (insegnanti, giornalisti, impiegati, professionisti) per realizzare un percorso finalizzato a incidere sugli atteggiamenti personali e professionali, attraverso la contaminazione come strumento informativo e formativo.