Sinusite, che fare?

Per fortuna è davvero da tempo che non mi viene la sinusite. Eppure ogni anno al cambio di stagione e ai primi raffreddori, vedo gente distrutta dal dolore che parte sì dal naso, ma poi si estende alla testa, agli occhi, alle tempie, alle mascelle. La sinusite è una complicanza molto frequente proprio dei raffreddori: se non li curiamo bene finisce che ci riempiamo di catarro ovunque. Specie ai seni paranasali, piccole “cavità” simmetriche scavate all’interno dello scheletro del cranio, in diretta comunicazione con le fosse nasali. Quando il naso si tappa ed è congestionato non ricevono più aria e si infiammano. A quel punto le mucose che le tappezzano iniziano a trasudare un liquido mucoso che non riesce più a defluire dalle narici, facendo proliferare i germi. E così al dolore si associano anche malessere generale, brividi e febbre: i segni, appunto, di una sinusite acuta. Prima di arrivare a questo punto, però, è giusto sapere che la sinusite si può prevenire liberando il più possibile il naso dal muco che ristagna quando si è raffreddati, utilizzando soluzioni saline isotoniche: contengono una quota di sale identico a quello dei liquidi corporei, aumentano l’umidità nelle fosse nasali ed esercitano un’azione di lavaggio che facilita il deflusso del muco. Ne bastano 2-3 spruzzi per narice, da ripetere 2-3 volte al giorno, sinché il raffreddore non si risolve. No, invece, ai tradizionali suffumigi: dilatano i piccoli vasi che irrorano il naso e fanno aumentare la congestione. Quando si è raffreddati, per liberare il naso è importante anche bere molto, almeno 2 litri di acqua, the o tisane al giorno. La sera, invece, meglio un brodino di pollo, ricco di cisteina, un aminoacido che fluidifica le secrezioni nasali, mentre prima di andare a letto farebbe bene farsi un bagno caldo. Se poi la prevenzione non basta e il raffreddore sfocia in sinusite, meglio ricorrere ai farmaci. I più indicati sono quelli cortisonici che riducono l’infiammazione, e quelli antibiotici che annientano i germi responsabili dell’infezione dei seni paranasali. Attenzione però, perché vanno prescritti dal medico. Se poi la sinusite diventa cronica, occorrono altri tipi di medicinali, ancora più potenti, da associare a lavaggi nasali. Se anche questo non serve, l’ultima soluzione resta l’intervento chirurgico, per tornare a respirare e porre fine al dolore.