Probiotici, a cosa servono?

I probiotici, ormai diffusissimi, nei latti fermentati, nello yogurt, negli integratori servono moltissimo al nostro organismo e ci danno un grande aiuto a rimetterci in forma quando ne abbiamo bisogno. Sono un concentrato di batteri amici della nostra salute, che danno manforte a quelli già presenti nel microbiota intestinale. E servono per diversi utilizzi. Ad esempio sapevate che aiutano anche a migliorare l’umore? Alcuni studi hanno dimostrato che i probiotici influenzano il metabolismo attraverso cui il triptofano (amminoacido contenuto in alimenti come formaggio, pollo e semi) viene convertito in serotonina, il neurotrasmettitore coinvolto nel controllo, appunto, del tono dell’umore. Alcuni ceppi hanno un effetto positivo anche su stress, ansia e depressone, ma questi benefici sono ancora in fase di studio. Di certo i probiotici prevendono le recidive delle infezioni intime delle donne, perché ripristinano l’equilibrio dell’ecosistema vaginale, primo scudo contro il proliferare di germi o funghi, nemici della salute intima. In questo caso i più efficaci sono i lactobacilli, da assumere per bocca o sotto forma di ovuli vaginali. Tra gli altri benefici, c’è anche quello di renderci più resistenti alle malattie da raffreddamento. L’intestino infatti rappresenta i 2/3 del sistema immunitario generale ed è strettamente legato alle altre ‘centraline’ del sistema di difesa sparse nel nostro organismo. Quindi, se il microbiota intestinale è ricco di batteri “buoni”, può reagire meglio all’aggressione di ospiti indesiderati quali germi, rinovirus, virus influenzali e parainfluenzali. Assumere probiotici, in vista della brutta stagione, è quindi la strategia più semplice per mantenere efficienti le funzioni del microbiota intestinale e proteggerci dai malanni invernali. Allo stesso modo, servono a modulare la microflora intestinale affinchè prevenga le allergie. Se poi soffrite di colon irritabile, sapete anche quanto sia difficile trovare una soluzione per stare un po’ meglio. Beh, studi recenti hanno dimostrato che il microbiota intestinale è coinvolto nell’origine di questo disturbo. In chi ne soffre sono state identificate maggiori concentrazioni di batteri produttori di metano, capaci di modificare il transito intestinale e di favorire il meteorismo, e minori quantità di lattobacilli e bifidobatteri, che esercitano un’azione antibatterica. Per questo i probiotici “su misura” offrono notevoli benefici a chi soffre di color irritabile. Qualcuno potrebbe pensare che i probiotici non siano adatti a chi è intollerante al lattosio. Non è vero, perché i disturbi che affliggono gli intolleranti non dipendono dalla flora batterica intestinale, ma da una carenza di lattasi, l’enzima in grado di farci digerire il lattosio. I probiotici non peggiorano i sintomi dell’intolleranza e, anzi, in alcuni casi danno un beneficio perché riducono la produzione di gas di fermentazione.