Può capitare, specie in questo periodo, dopo un anno di lavoro, a ridosso delle vacanze, con in più il caldo, di non stare bene: mal di testa, stanchezza, battito cardiaco accelerato. Potrebbe dipendere tutto dalla pressione: se provaste a misurarla, anche in farmacia, probabilmente scoprireste di averla alta, ovvero con valori che superano il limite di 90 per minima e di 140 per la massima. Ma state tranquilli, non c’è da spaventarsi. Nella maggior parte dei casi la pressione alta è dovuta a un eccesso di stress ed è quindi un modo che ha il nostro corpo per dirci di metterci un po’ a riposo.
Per avere conferma che i picchi dipendano da stanchezza e affaticamento fisico e mentale è bene però controllare i cosiddetti “ormoni dello stress”, ovvero il cortisolo e l’aldosterone. Come fare? Il cortisolo si misura attraverso la saliva: è necessario farlo la sera, imbibendo un tamponcino di liquido salivare e portandolo in laboratorio il giorno dopo. Se i valori sono alti, vuol dire che si è stressati ed è quella la causa dell’ipertensione. L’aldosterone, invece, si misura sul sangue. In questo caso, non c’è una correlazione diretta con la pressione se i valori non sono regolari, ma essendo l’aldosterone utile a regolare la cosiddetta pompa “sodio-potassio”, ovvero i due minerali il cui equilibrio serve a mantenere regolare proprio la pressione, se non funziona bene c’è il rischio di ipertensione. Entrambi gli esami, cortisolo e aldosterone, possono essere prescritti dal medico di base.
Nel momento in cui si accerta di avere la pressione alta, occorre come prima cosa cercare di rilassarsi il più possibile, trovando una sorta di “area di decompressione”, un momento di relax che può essere dato da una nuotata, un corso di yoga, un massaggio, per poter riportare i valori nella norma. Uno studio ha evidenziato anche che fare 2 ore e mezza di attività fisica a settimana aiuta a far scendere la pressione. Nel caso in cui l’ipertensione persista, il medico potrà indicare una specifica terapia farmacologica.