Da bambini lo facevamo spesso, da soli o in gara con gli amici: saltare la corda era un gioco facile e pure salutare. Non a caso fa parte della classica routine di allenamento dei pugili, che così allenano il fiato e si abituano a tenere sempre i piedi in movimento, proprio come quando sono sul ring e saltano da una parte all’altra. Vale lo stesso per altri sport: oggi saltare la corda, magari portando le ginocchia al petto, è uno degli esercizi proposti spesso nel crossfit. Perché questa semplice attività fisica fa dimagrire. Per fare un esempio: saltare la corda fa brucare oltre 500 calorie all’ora a una donna di 35 anni, che pesa 58 chili. È un lavoro aerobico che stimola anche il metabolismo a bruciare più grassi.
Allenarsi con la corda permette anche di sviluppare la coordinazione tra braccia e gambe. Un ottimo training per imparare a muoversi con scioltezza ed eleganza. In più aumenta la capacità di concentrarsi, necessaria a coordinare velocemente i movimenti.
Ma sebbene possa sembrare un esercizio facile, serve qualche accortezza per saltare correttamente. Prima di tutto bisogna regolare la lunghezza della corda impugnano le estremità e facendole passare sotto i piedi. Poi bisogna accorciarla fino a quando il gomito non forma un angolo di 90 gradi. La misura ideale? Basta tenerla 10 cm più lunga, quindi con i capi più o meno all’altezza del petto.
Bastano pochi minuti al giorno di allenamento per avere risultati in breve tempo: ad esempio saltando 5 volte per 3 minuti ogni volta, con una pausa tra una sessione e l’altra di una ventina di secondi. Una volta presa confidenza, si possono introdurre varianti: ad esempio, prima si salta a piedi uniti, poi a piedi alternati, quindi con le ginocchia alte. E via, si riparte in sequenza. E magari dopo un paio di sessioni, si possono inserire alcuni squat, i piegamenti sulle ginocchia con la schiena dritta. Ne bastano una decina prima di riprendere a saltare.
Ed è così che in 20 minuti ci teniamo in forma, e aiutiamo il nostro corpo a dimagrire, tonificandosi al tempo stesso.