Nuove droghe, come difendersi

Una delle preoccupazioni principali di chi è genitore, da sempre, è che i propri figli possano finire in un brutto giro di amicizie e consumare droghe. Soprattutto il mercato degli allucinogeni è molto fiorente e escono spesso nuove droghe sintetiche. E per comprarle non ci vuole molto: basta andare su internet, su siti regolarmente registrati, spesso in Olanda, pagare con Paypal o con carta di credito e aspettare la spedizione a casa. Arrivano via posta, con un pacco anonimo che solitamente contiene piccole bustine sotto la dicitura “sostanze chimiche” o mascherate come sali o come concimi per piante. Ed è questo il vero dramma delle nuove droghe: la facilità con cui si possono acquistare, oltre agli effetti devastanti che hanno su cervello e fisico. Vi dicevo che  il mercato è sempre molto fiorente e in evoluzione: e già, perché i trafficanti modificano continuamente le molecole di questi allucinogeni per eludere i vincoli di legge. E attirare sempre nuovi potenziali clienti. Le forze dell’ordine, specie in aeroporti e dogane, sequestrano tutto ciò che è sospetto, ma è molto più facile intercettare una sostanza presente nell’elenco di quelle proibite. Elenco che, vista l’abilità di chi crea le droghe, deve essere sempre aggiornato. Fino ad ora sono state messe al bando una quarantina di prodotti, ma negli ultimi 10 anni sono state introdotte almeno 700 nuove molecole. Ma come nascono le nuove droghe sintetiche? Vengono prevalentemente sintetizzate in Cina e India e poi smerciate in Europa in piccole dosi, per eludere i controlli. Nella maggior parte dei casi, per chi ne fa uso, non ci sono riscontri né dall’esame delle urine, né in quello del sangue. In generale sono tutte eccitanti e fanno parte di alcune grandi famiglie: cannabinoidi, catinoni, chetamine, fenetilamine. Spesso, dopo l’effetto euforico e allucinogeno, portano a aggressività, psicosi acute, attacchi di panico, schizofrenia, allucinazioni. Danni che in alcuni giovani si rivelano permanenti. Chi prende queste droghe spesso è soggetto a sbalzi d’umore, perde interesse per le passioni di sempre e cambia all’improvviso relazioni, sostituendo i vecchi amici con nuovi che però quasi nessuno conosce. Spesso chi finisce nel giro di queste droghe è svogliato al lavoro, vorrebbe dormire sempre e inverte il giorno con la notte. Comportamenti che devono essere un campanello d’allarme. Nel caso si riscontrassero in parenti o amici, è bene parlarne e poi rivolgersi a uno dei centri accreditati dal nostro Sistema sanitario definiti Smi, Servizio multidisciplinare integrato, per il trattamento e la riabilitazione delle dipendenze.