C’è una bella storia che arriva dalla Francia, che voglio raccontarvi: riguarda il mondo della scuola, con tutte le sue difficoltà e contraddizioni. Nel piccolo comune di Gennevilliers, 42mila abitanti a Nord di Parigi, c’è una scuola materna che sorge in un quartiere difficile, per tasso di disoccupazione, povertà, disagio giovanile, integrazione, elevato tasso di abbandono scolastico. Eppure Céline Alvarez, esperta di neurosviluppo infantile e autrice di Le leggi naturali del bambino, insieme a un’equipe di neuroscienziati, in tre anni è riuscita là dove si era sempre fallito.
Ha creato un ambiente stimolante e confortevole, ha dato fiducia e libertà ai bambini, ha proposto attività coinvolgenti e ha aiutato i piccoli a interessarsi agli altri, a creare dei legami solidi. Così, pian piano, sono arrivati anche i risultati sul piano didattico, con performance sorprendenti. Come si è riuscita? Facendo leva sui meccanismi naturali dell’apprendimento umano. Un meccanismo che si rifà soprattutto agli studi di Maria Montessori, la storica pedagogista italiana che ha inventato un vero e proprio metodo ancora oggi efficace. Metodo organizzato per favorire l’autonomia, la creatività, la libertà di scegliere dei bambini stessi, e che è stato attualizzato sulla base delle scoperte della moderne neuroscienze.
I principi montessoriani sono ancora oggi validissimi e praticati in tutte le scuole che seguono il suo metodo: si parla ad esempio di creare un ambiente accogliente, favorire il movimento, il gioco libero e il contatto con la natura. Principi validi perché il nostro è un cervello plastico che si adatta e modifica in base all’ambiente circostante. È quindi fondamentale dare stimoli ai bambini, da cui possano nascere esperienze di relazione che possano nutrire la mente e accendere la curiosità. Come diceva proprio la Montessori, le conoscenze che partono dagli stessi bambini sono quelle che si fissano in modo indelebile e più profondamente nella loro mente. Siamo animali che imparano attraverso le esperienze concrete.
Sulla base di questo, uno studio condotto negli Sati Uniti dimostra che i bambini che partecipano alle attività di casa e vengono coinvolti in piccoli lavoretti domestici, da adulti avranno autocontrollo, senso di responsabilità e autonomia più sviluppati di quelli che non lo avevano fatto. Ed è quello che è successo nella scuola materna del quartiere difficile di Gennevilliers: coinvolti e stimolati tutti i giorni, senza grida né punizioni eccessive, i bambini hanno trovato gli stimoli per crescere bene e appassionarsi a quello che facevano.