Le donne oggi possono sapere quanto un ginecologo sia preciso, capace e al passo con i tempi: esiste infatti un nuovo strumento che può essere molto utile per migliorare la diagnosi di possibili problemi e che è in grado di sostituire la mano dello specialista nel dare una valutazione oggettiva e sempre più precisa dei disturbi della sfera urovaginale, che, come la pelle del volto, è soggetta all’aging, poiché anche le parti intime invecchiano.
Vaginal Tactile Imaging
Si chiama Vaginal Tactile Imaging ed è un nuovo esame utile a diagnosticare con rigore scientifico e non solo sulla base dei sintomi che solitamente riferite al medico o della sua palpazione clinica, se siete afflitte da atrofia vaginale, o da un iniziale prolasso dell’utero o del retto, o dal cedimento della parete anteriore della vagina. Quest’ultimo è un problema piuttosto frequente che registra chi ha subito un’isterectomia, e che causa leggere forme di incontinenza urinaria.
Esame vaginale indolore
E’ un esame indolore: nel canale vaginale viene introdotta una sonda, simile a quella che si usa per fare un’ecografia, dotata di microchip che hanno funzione da sensori e che servono a rilevare tutti i punti di pressione della mucosa vaginale e a elaborare una mappa a colori, visibile sul monitor del medico. Si ottiene così un grafico delle aree più soggette a rilassamento. Il Vaginal Tactile Imaging misura anche l’elasticità della mucosa vaginale e la capacità dei muscoli pelvici di contrarsi, come dopo una gravidanza, o per troppa sedentarietà o ancora a causa della menopausa possono infatti perdere tono.
L’esame Vaginal Tactile Imaging si fa privatamente e ha un costo di 80 euro.