Invasi dalla Spazzatura Digitale

La tecnologia fa parte ormai della nostra vita: cellulari, tablet, pc, app, mail, siti web, profili social. Ogni volta che diamo un clic produciamo dei dati che vengono archiviati. Un’operazione che consuma energia e produce il cosiddetto inquinamento digitale. Secondo il rapporto Clean Click di Greenpeace, considerando anche gli enormi archivi digitali delle aziende, il 7% dell’energia globale se ne va per immagazzinare questo patrimonio. Ad esempio, la prima mail registrata 20 anni fa e oggi non più utilizzata, ma sempre attiva. O il vecchio profilo MySpace che andava di moda all’inizio degli anni 2mila: se non li abbiamo mai chiusi, continuano a occupare spazio sui server e a inquinare. La prima regola antinquinamento consiste proprio nell’eliminare gli account email inutilizzati. Recuperare le password e cancellarsi è un processo diverso da provider a provider ma comunque semplice, visto che ognuno indica i passaggi necessari per farlo. Sarebbe anche opportuno mettere ordine nella casella mail che usiamo, eliminando i messaggi inutili o vecchi che rendono difficoltosa la ricerca di quelli importanti. Per non parlare dei video, delle immagini o citazioni che girano sui più popolari programmi di messaggistica e che diventano virali in rete: tutto materiale che salviamo sui nostri dispositivi intasandone la memoria. Anche questa è spazzatura. Il problema dell’inquinamento digitale riguarda soprattutto le grandi aziende, più che tutti noi. Per questo che alcuni colossi dell’informatica come Apple, Google e Facebook stanno correndo ai ripari concentrandosi sull’utilizzo di fonti di energia pulita, come quella eolica o solare. Ma anche noi, nel nostro piccolo, un po’ di pulizia sui nostri dispositivi dovremmo farla.