Ben 15 miliardi di bottiglie in plastica, lattine e flaconi finiscono ogni anno nelle discariche o dispersi nell’ambiente! Si è calcolato che ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica vengono gettati in mare: è come se ogni minuto, per 365 giorni, senza sosta, un camion carico di plastica venisse scaricato sulla spiaggia dove quest’estate faremo il bagno. Un disastro ecologico che va arrestato.
L’unica soluzione è quella di alimentare il nostro senso civico, aumentando la raccolta differenziata e il riciclo, sebbene molti ricercatori in giro per il mondo stiano cercando anche altre vie. Federica Bertocchini, ricercatrice e appassionata apicultrice, ha scoperto che le tarme della cera degli alveari sono in grado di mangiare il polietilene, la materia prima del trilione di sacchetti di plastica che usiamo ogni giorno. Rimane da capire come la larva riesca poi a digerire questa sostanza, per copiare il suo sistema ecologico e riprodurre qualcosa di simile capace di distruggere i rifiuti di plastica.
Nel frattempo è stato scoperto come trasformare in bitume i rifiuti che finiscono in mare: in un colpo solo si riduce l’inquinamento marino e si riduce la produzione di catrame proveniente dalle raffinerie. A riciclare la plastica ci pensa anche la catena di abbigliamento H&M che ha creato la linea Bionic, abiti in poliestere ottenuto dai rifiuti recuperati in mare e riciclati, diventando un tessuto leggerissimo e versatile.