Questo è il periodo delle cosiddette influenze intestinali, che altro non sono che gastroenteriti, per cui non allarmatevi per quello che sto per raccontarvi se avete qualche problema di stomaco in questi giorni. Però è bene sapere che il nostro intestino, organo fondamentale quanto delicato del nostro organismo, può essere colpito da malattie croniche. Quando un virus intestinale non guarisce, una diarrea presa in viaggio si trascina per diverse settimane, questi sì che potrebbero essere i primi segnali di una Mici, cioè una malattia infiammatoria cronica intestinale come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn.
E’ quindi importante effettuare una diagnosi precoce e accurata, per prevenire eventuali complicanze. Ricorrere all’automedicazione fa perdere solo tempo, anche se è normale che di fronte a certi problemi piuttosto comuni si pensi a curarsi da soli senza dare troppo peso a certi sintomi. Eppure, come vi dicevo, la diagnosi precoce è fondamentale per la salute e la qualità di vita del paziente. Grazie ai progressi della ricerca, fortunatamente, oggi il rischio di mortalità è crollato all’1-2% contro il 30-35% degli anni ’70».
Ma quali dovrebbero essere i campanelli d’allarme che potrebbero farci impensierire? Nel caso della malattia di Crohn, sono tipici gonfiore e dolore addominale a livello dell’ombelico e nella zona destra del ventre, soprattutto dopo i pasti. Oppure una diarrea che non si risolve con i farmaci e si manifesta soprattutto nelle ore notturne. Può comparire anche sangue nelle feci.
Il sintomo più caratteristico della colite ulcerosa è invece la diarrea con muco e sangue. Possono inoltre comparire tachicardia e anemia a causa della continua perdita di sangue. Infine, ci sono sintomi comuni ad ambedue le malattie: perdita di peso, febbre a 37°, anoressia o comunque mancanza di appetito, sanguinamento dal retto.
Purtroppo le malattie croniche dell’intestino sono difficili da gestire. Le cure sono per lo più farmacologiche, ma nell’arco di 10 anni circa il 50% dei pazienti con malattia di Crohn e il 20% di chi ha la colite ulcerosa deve subire un intervento. Per cui, se in questo periodo vi beccate una gastroenterite, non vi allarmate troppo, ma se ci sono alcuni dei sintomi di cui abbiamo parlato e il problema si protrae per un po’ di tempo, meglio parlarne subito col medico.