Il sole fa male o no?

Il sole fa bene oppure no? Se negli ultimi anni ci è stato detto da più parti che il sole è “malato” e che i raggi Uva e Uvb possono danneggiare la nostra pelle, provocando scottature, eritemi e addirittura tumori nel caso di esposizione prolungata senza un’adeguata protezione, è pur vero che più di recente aumentano gli studi che mettono in allarme sull’effetto contrario: un eccesso di difesa dal sole, con una esposizione insufficiente, porta a altrettanti rischi. Un recente studio che ha coinvolto 30mila donne svedesi trai 25 ed i 64 anni ha evidenziato che stare al sole, senza eccedere, riduce il rischio di infarto e ictus e allunga la vita fino a due anni in più, grazie a una maggiore produzione di vitamina D, un vero e proprio ormone sintetizzato dalla pelle quando è sotto i raggi. E la vitamina D, oltre alla mineralizzazione delle ossa, aiuta il sistema cardiocircolatorio, regola le risposte immunitarie e protegge dalle infezioni. Inoltre, stando al sole, le cellule della pelle producono beta endorfine, responsabili del senso di piacere, e ossido nitrico, che abbassa la pressione. E si verifica anche un aumento della fertilità. Il rischio di cui vi parlavo, quello di un eccesso di difesa dal sole, si riferisce proprio a questo: un uso smodato dei filtri solari riduce l’assorbimento dei raggi Uva e Uvb e fa quindi diminuire la produzione di vitamina D. Qualcuno allora potrebbe pensare di eliminare le creme solari, o di non metterle sempre. Sbagliato: proteggersi dal sole è necessario a qualsiasi età, soprattutto contro il rischio di melanoma, il più aggressivo tumore della pelle, la cui incidenza è tra l’altro più che raddoppiata negli ultimi 30 anni. In Italia sono 100mila le persone colpite e 13mila i nuovi casi ogni anno. Per cui come fare? Per esempio facendo attività al sole anche solo per mezzora al giorno, senza protezione: mangiare all’aperto, fare una passeggiata, leggere sul balcone. Questo basta a produrre la necessaria dose di vitamina D. Ma in spiaggia e soprattutto quando l’esposizione al sole si prolunga per ore, usare sempre la protezione 30, o meglio ancora la 50.