Ritocco estetico emozionale

Quante di voi hanno pensato almeno una volta di volersi fare un ritocco estetico, ma la paura di vedersi stravolgere il viso con quell’effetto faccia spianata un po’ innaturale vi ha bloccato? Oggi arriva una nuova corrente ribattezza “Estetica emozionale”, di cui è fautore il chirurgo estetico brasiliano Mauricio De Maio. Se chi ci guarda vede segni di stanchezza, stress, tristezza o arrabbiatura, è probabilmente colpa di quegli “attributi emozionali negativi”, come “rughe della marionetta”, o “rughe amare”, ovvero quelle che si formano agli angoli delle labbra e che disegnano un sorriso che va al’ingiù, e che indicano che la persona è triste, demotivata. Oppure le occhiaie profonde, che trasmettono stanchezza, il fatto che la persona non abbia dormito o abbia scarsa energia vitale. E poi le rughe sulla fronte, che vengono visti come tipici segni distintivi di chi è accigliato, pensieroso, dubbioso, magari pure un po’ arrabbiato. Lo stesso vale per il naso pronunciato, che spesso ci fa pensare che la persona che lo porta ha un carattere duro, arcigno. Per correggere questi inestetismi si può ricorrere a questo nuovo sistema di ritocco estetico, attraverso l’uso della tossina botulinica che, indebolendo i muscoli, dona un aspetto più rilassato, e con l’utilizzo di vari filler volumizzanti che ridonano espressioni più rilassate e serene.