Ahi, quando si parla di denti, e soprattutto di dentisti, iniziamo tutti a preoccuparci. E già, perché il dentista lo associamo per lo più al dolore. E spesso anche ai costi elevati delle cure: quando ci presenta il conto, sono altri dolori. Uno degli interventi di odontoiatria più diffusi, specie dopo una certa età, è l’impianto dentale. Ogni anno in Italia se ne fanno circa un milione: un dato che pone il nostro Paese ai primissimi posti al mondo per questo tipo di cura, a cui si ricorre quando cadono uno o più denti. Eppure ci sono un po’ di cose che ancora non sappiamo sugli impianti dentali. Ad esempio, si possono montare in caso di carie? Sì, ma solo dopo aver eliminato ogni traccia di infezione.
Anche chi soffre di osteoporosi può ricorrere agli impianti, ma solo se non si usano farmaci specifici che rendono più fragile e sensibile l’osso mandibolare. Bucandolo per l’impianto, infatti, c’è il rischio molto alto che si formi una necrosi. Meglio comunque avvisare sempre il dentista se si soffre di qualche malattia particolare, specie quelle cardiache o croniche come il diabete: potrebbero infatti insorgere infezioni in bocca.
Occhio anche al fumo: la nicotina provoca un problema di irrorazione sanguigna dei tessuti della zona dove si interviene, riducendo anche la durata dell’impianto nel tempo. Solitamente la vita media di un intervento simile è di 10 anni, ma si può arrivare a 20 se si fanno controlli regolari dal dentista, specie per la rimozione della placca.
Nessun problema di possibili allergie o rigetto: gli impianti sono in titanio, un materiale totalmente anallergico. Altro dubbio che spesso viene è se con un impianto dentale si può parlare e masticare come sempre. Se l’intervento è eseguito come si deve, sì: non ci saranno conseguenze negative su nulla. Da un punto di vista estetico, invece, i denti nuovi non saranno esattamente identici a quelli naturali, perché sono in ceramica.
Infine, i costi: un impianto dentale per un singolo dente non può costare meno di 1.200/1.300 euro. Cifra destinata a salire in base alla professionalità del dentista che lo applica e alla qualità del materiale usato.