Avete mai sentito parlare della sindrome sgombroide? Il pesce può contenere istamina, una sostanza che scatena reazioni allergiche anche molto gravi e che può svilupparsi in alcune varietà di pesce come appunto lo sgombro, ma anche acciughe, sardine e tonni, se non vengono conservate bene, tra 0 e 4 gradi. Se infatti la temperatura di conservazione è più elevata aumenta il rischio che si formi istamina e di conseguenza che chi consuma questi alimenti manifesti la “sindrome sgombroide”.
Cosa comporta? Intanto eritemi, orticaria, mal di testa, crampi addominali, nausea, diarrea e a volte anche sintomi più seri come palpitazioni e tachicardia. Le persone asmatiche possono avere dispnea o broncospasmo. Il trattamento contro la sindrome sgombroide prevede l’utilizzo di liquidi e antistaminici.
I casi maggiori si registrano in estate e rispettare la catena del freddo è fondamentale, sia a casa che nei ristoranti.