Correre per diventare leader

Da un po’ di anni a questa parte è aumentato a dismisura il numero di persone che si tiene in forma andando a correre. Fa bene alla salute, serve a dimagrire, a tonificare il corpo, a aumentare il tono muscolare. A quanto pare anche a fare carriera, o comunque a affrontare meglio il lavoro. Lo dicono un po’ di dati: analizzando le 15 più importanti maratone che si corrono negli Stati Uniti, è emerso che il 6% di  chi finisce una gara di resistenza era amministratore delegato di una grande azienda; in Italia le donne che corrono almeno una volta a settimana conquistano maggiori riconoscimenti nella loro professione. E già, perché è stato dimostrato che correre migliora anche la connettività funzionale di alcune aree del cervello, della corteccia frontale, le stesse coinvolte nella pianificazione, nelle capacità decisionali e nel multitasking. E nelle donne aiuta anche a regolare i cicli ormonali. Marco Lo Conte, giornalista del Sole 24 Ore, ha pubblicato un libro “Stregati dalla corsa” in cui si raccontano le storie di nove persone di successo che attribuiscono parte della loro carriera proprio al running, a riprova che il benessere che genera la corsa serve anche in ufficio, nelle relazioni personali e dona un atteggiamento positivo aumentando motivazione ed efficienza. Che sia tagliare il traguardo di una maratona o chiudere un bilancio, o portare a compimento una consegna di lavoro, servono sempre volontà, motivazione, allenamento e capacità di porsi obiettivi realistici sempre più ambiziosi.