La cataratta, ovvero la progressiva opacizzazione del cristallino, la lente trasparente al centro dell’occhio. Un problema che inizia a farsi sentire solitamente dopo i 45 anni, anche se ci sono fattori di rischio che possono favorire la sua comparsa anche prima. Ad esempio se si usano dispositivi digitali come computer, tv e cellulari, per troppo tempo: la luce blu che emanano mettono in difficoltà i nostri occhi. Stessa cosa fanno i raggi ultravioletti, specie se ci si espone senza occhiali da sole. Ma a contribuire alla cataratta è anche la mancanza di vitamine, di minerali e di bioflavonoidi contenuti nella frutta e nella verdura fresca.
Che fare, allora, nel caso ci si trovi in questa situazione? Intanto va fatta una visita oculistica per accertare che il problema sia proprio dovuto a un deterioramento della cataratta. Poi, tranquilli, perché oggi basta un intervento di pochi minuti per tornare a vedere bene, grazie al laser a femtosecondi di terza generazione. Il femtosecondo è l’unità di misura inferiore al nanosecondo. Non serve il bisturi, grazie alla nuova chirurgia “no blade”, e tutto avviene senza dolore: il laser apre un accesso all’interno della cornea grazie alla formazione di microbollicine di aria, quindi realizza la rottura della capsula contenente il cristallino e la frantuma in tanti cubetti, facilmente aspirabili da una microsonda. E nel caso ci siano anche problemi di miopia, presbiopia e astigmatismo, si può inserire una lente artificiale trifocale al posto del cristallino.
Grazie a questa operazione si riuscirà a avere una perfetta messa a fuoco da lontano e intermedia da vicino e quindi si potrà anche dire addio a occhiali e lenti a contatto, recuperando una vista perfetta. L’operazione si può fare attraverso il Sistema sanitario nazionale, ma solo la Regione Veneto passa il cristallino trifocale, mentre nelle altre regioni la convenzione riguarda solo lenti standard per la cataratta, che non correggono gli altri difetti visivi. Il costo di una multifocale varia tra i 500 e i 700 euro a lente.