I genitori di bimbi piccoli lo sanno: può capitare che prima dei 3 anni abbiano i piedi piatti, senza arco plantare. Capita a 3,4 bambini su 10. Spesso è una situazione di passaggio e con la crescita la volta del piede assume a sua curvatura normale. Alla fine è solo l’adipe che impedisce ai bimbi piccoli di avere un normale arco plantare. Appena si asciugano, crescendo, la curvatura si evidenzia. Nei primi anni bisogna solo monitorare lo sviluppo. Quindi meglio fissare una visita da un ortopedico pediatrico se attorno ai 4 anni di età l’arco plantare non si vede ancora. Ma come fare a capirlo? Basta osservare l’impronta che i bimbi lasciano sulla sabbia quando camminano, ad esempio, ma soprattutto la posizione del calcagno mentre il bimbo è in piedi, di spalle, a piedi nudi. Se il piede non è arcuato come dovrebbe, il calcagno si piega verso l’interno.
A quel punto, come fare a curarlo? La prima medicina per stimolare lo sviluppo della volta plantare è lasciar correre e giocare i bambini all’aria aperta. Quando sarà più grande, fategli fare sport come atletica, minibasket, nuoto o bicicletta, che favoriscono lo sviluppo dei muscoli cavizzanti, ovvero quelli dal ginocchio in giù: se risultano tonici, sono in grado di sostenere l’arco plantare. Per stimolare la curvatura del piede potete anche far fare ai vostri bimbi qualche facile esercizio, tutti i giorni: camminare sulle punte, sui calcagni, sul bordo esterno del piede, o raccogliere da terra oggetti con le dita.
Possono essere utili anche i plantari correttivi, su misura e prescritti da un pediatra, ma va detto che non fanno miracoli. Aiutano però a riallineare il calcagno e dar sostegno alla volta, ma la loro efficacia dipende da quante ore li indossano stando in piedi. E sappiamo che spesso le ore che passano in posizione eretta non sono molte. Se a 12 anni il piede risulta ancora piatto, si può tenere così a meno che non dia dolori o limiti le normali attività ludiche e sportive. In questo caso si rende necessario l’intervento chirurgico.