Asma, mai trascurarla

Se soffrite di asma quasi certamente anche voi fate parte di quelle persone che fanno finta di non essere malate. Eh già, nonostante sia una delle patologie più diffuse e comuni, che colpisce nel mondo più di 300milioni di persone di cui 3 milioni in Italia, l’asma non è considerata una vera e propria malattia. La maggior parte degli asmatici pensa di avere la situazione sotto controllo, come se non volesse accettare di avere un problema. Finisce quindi che non si curano come bisognerebbe fare. Da una recente indagine che ha interessato un numeroso campione di malati di asma da almeno 10 anni, è emerso che addirittura il 96% degli asmatici italiani mette la testa sotto la sabbia pur di non ammettere a se stesso di avere questa patologia. E questo nonostante tre pazienti su quattro ammettano di avere avuto crisi acute nel corso della vita e uno su tre sia dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Secondo gli autori della ricerca, si tratta di una “dissonanza cognitiva”, cioè una percezione della propria condizione di malato distorta rispetto alla realtà. La sua causa più probabile sta nel fatto che i sintomi dell’asma (mancanza d’aria, senso di oppressione sul torace, respiro sibilante, tosse secca e stizzosa) sono spesso saltuari e, una volta passata la fase acuta, il paziente torna alla normalità e quasi dimentica di stare male. Il fatto di non curarsi come bisognerebbe ha un effetto molto negativo: compromette l’efficacia della terapia assegnata. La maggior parte degli asmatici si cura saltuariamente e addirittura il 31% dichiara di seguire terapie non meglio precisate. Per lo più metodi o stratagemmi poco “ortodossi”, dimenticando che nelle sue forme più severe questa patologia può portare addirittura alla morte. Dunque far finta che non esista, dicendo a se stessi e agli altri "ho solo un po’ d’asma”, non aiuta, ma anzi è controproducente e molto rischioso per la salute. Il pericolo più grave per un asmatico che non si cura assiduamente è che aumentino le riacutizzazioni della malattia, con conseguente necessità di ricovero. Mentre tutti gli studi più recenti confermano che le terapie di oggi, in particolare l’uso dei broncodilatatori insieme con lo steroide inalatorio, riducono in modo significativo i rischi per il paziente. Per cui, se soffrite di asma, curatevi con serenità in base alle indicazioni del vostro medico. E non solo quando avete gli attacchi più violenti, facendo finta di non aver nulla in tutti gli altri momenti.