Quanto è bello mangiare, uno dei piaceri della vita. Peccato che può capitare di ritrovarsi poi con pancia gonfia, dolori allo stomaco, rigurgiti acidi, bruciori al petto, sensazione di pesantezza e di pienezza. Tutte situazioni negative che incidono sul nostro povero stomaco. Ecco perché i disturbi arrivano, e partono, sempre da lì. E in questo periodo, con l’arrivo del caldo, i problemi a quanto pare aumentano. Ma perché con la bella stagione c’è questo aumento dei problemi gastrici? Per capirlo proviamo a farci aiutare dal professor Silvio Danese, gastroenterologo, responsabile del Centro per le malattie infiammatorie croniche intestinali all’Humanitas.
Come fare, allora, in caso di bruciori alla bocca dello stomaco, o quando vengono quei dolori in mezzo al petto, come delle fitte, spesso accompagnate da gonfiori addominali, nausea e riduzione dell’appetito? Che fare allora quando si presentano questi disturbi? Il primo passo, suggerisce la dottoressa Lucilla Titta, nutrizionista, ricercatrice del Dipartimento di oncologia sperimentale allo Ieo di Milano, è quello di eliminare il sale dalla dieta:
Se i bruciori non passano, si può ricorrere anche agli antiacidi: sono farmaci da banco che contengono citrato di sodio. Si possono prendere una, due ore dopo i pasti e servono a lenire i dolori.
Spesso i bruciori di stomaco, le gastriti, sono dovute anche a periodi di stress. E allora meglio trovare il modo per rilassarsi, anche facendo sport o yoga. O ricorrendo a rimedi naturali. Quali? Ce lo facciamo spiegare dal dottor Emilio Minelli, medico di famiglia ed esperto in medicina naturale.
La gastrite può essere dovuta anche a un’infezione da Helicobacter Pylori. E’ un germe che sceglie come dimora privilegiata proprio le mucose dello stomaco, dove si insedia definitivamente, in barba a tutti i meccanismi di difesa dell’organismo. Il contagio avviene per via orale, magari utilizzando un bicchiere non proprio pulito, o consumando frutta e verdura contaminata. Se pensate, o temete di averlo, meglio parlarne col medico, che dopo i riscontri del caso potrebbe farvi fare un esame apposito per accertare la presenza dell’Helicobacter Pylori, attraverso il Breath Test: non è nulla di invasivo. Si tratta di bere una piccola quantità di acqua e urea, una sostanza biologica, in cui è stato inglobato un tipo di carbonio, insieme a un piccolo pasto. Dall’analisi dell’aria che espiriamo dopo aver bevuto e mangiato queste sostanze, si calcola proprio la quantità di carbonio emessa. Se è alta, l’infezione è presente.
Tra i problemi legati alla digestione, dopo aver mangiato, c’è poi quell’immancabile senso di gonfiore e di pesantezza, magari associato a sonnolenza e calo dell’attenzione. Tutta colpa di una cattiva digestione, o come dicono i medici, di dispepsia, dovuta per lo più allo stress e al mangiare troppo di fretta e male. Lo stomaco viene sovraccaricato e tarda quindi a svuotarsi come dovrebbe: si dilata e innesca quel senso di tensione e di pesantezza che ben conosciamo.
Quante volte ci viene detto di mangiare lentamente! Ormai siamo sempre tutti di fretta, e specie a pranzo mangiamo di corsa, pronti a rimetterci al lavoro e tutto questo finisce per incidere proprio sull’andamento del nostro stomaco. Ma ci sono rimedi naturali per rimetterci in sesto.
Un terzo della popolazione italiana soffre poi di “reflusso gastroesofageo”; ma che cos’è nello specifico? Anche in questo caso, i primi provvedimenti per mettere alle corde questo problema sono di tipo dietetico. Primo step: ridurre gli stessi cibi che facilitano la gastrite, soprattutto a cena. Se i disturbi non si risolvono, è il caso di andare dal medico che può prescriverci farmaci antireflusso. Se anche queste cure non danno alcun risultato, potremmo avere un’ernia iatale : significa che una parte dello stomaco risale verso l’alto attraverso un varco presente naturalmente nel diaframma e entra in “collisione” con l’esofago. In questo caso, oltre alla dieta e ai farmaci, è fondamentale che mettersi a dieta e perdere un po’ di chili di troppo, quelli che accentuano i disturbi.
Per valutare lo stato di salute dello stomaco può essere necessario effettuare anche una gastroscopia che, attraverso una minitelecamera fatta calare nelle vie digestive, le visualizza in diretta.
Se dopo mangiato abbiamo lo stomaco gonfio, i bruciori e tutto quello che ci siamo appena raccontati, è forse solo il caso di stare un po’ più attenti a quello che mangiamo e beviamo, non eccedere troppo e dedicare il giusto tempo a mangiare. Perché sedersi a tavola è un momento sacro, che andrebbe preservato dallo stress e dalla frenesia della vita moderna.