La menopausa, un periodo di cambiamenti, per certi versi complicato, ma che per altri versi può essere di grande entusiasmo, come tutti i cambiamenti, anche quelli che possono sembrare negativi.
In Italia solo l’8% delle donne in menopausa fa ricorso alla cosiddetta terapia ormonale sostitutiva, la Tos, che permette di resettare il sistema neuroendocrino e di regalare ancora uno stato di benessere e di giovinezza. Perché sono così poche le donne che si affidano alla Tos? Soprattutto perché dietro quella pillolina c’è chi pensa possa nascondersi anche un aumento del peso, della cellulite e della ritenzione idrica. E pure del rischio di tumori.
Cerchiamo allora di capirne qualcosa di più: la menopausa non è una malattia, ma un fisiologico passaggio legato all’età che può portare ad avere un peggioramento della qualità della vita, a compromettere le relazioni sociali e i rapporti sessuali. E allora, la Tos, funziona davvero in questo momento così particolare della vita di una donna? Lo chiediamo al dottor Antonio Canino, ginecologo all’ospedale Niguarda di Milano.
Ci sono anche donne più fortunate che manifestano la cosiddetta “menopausa dolce”, ovvero senza particolari disturbi e che quindi per loro non è necessario ricorrere ad alcuna terapia. Le altre si trovano invece a dover fare i conti con vampate di calore, sudorazioni notturne, ansia, depressione, sbalzi d’umore e irritabilità, insonnia, stanchezza diffusa, calo della memoria, della concentrazione e del desiderio. Nei casi più intensi, la Tos rappresenta la terapia migliore per risolvere gli squilibri ormonali, con un miglioramento dell’umore e del sonno.
A fronte di tutto questo, la Tos ha però delle controindicazioni: è sconsigliata a chi ha una forte predisposizione familiare ad eventi trombotici, a chi è obesa o gravemente ipertesa o a chi eccede nel consumo di sigarette.
Molte donne, poi, temono che la terapia ormonale sostitutiva sia causa di tumori. E’ davvero così? Lo chiediamo alla dottoressa Patrizia Vici, oncologa all’Istituto tumori Regina Elena di Roma.
Un altro punto controverso relativo all’assunzione della Terapia ormonale per le donne in menopausa è la possibilità che aumenti il rischio di problemi cardiovascolari. Ce lo conferma il professor Roberto Meazza, direttore del Centro ipertensione del Policlinico di Milano.
In conclusione, se siete nella fase della menopausa, o comunque in quella che la precede, ricordatevi che ogni cambiamento del proprio corpo va ascoltato e assecondato e che può essere il momento giusto per guardarsi dentro e per scoprire una nuova stagione della vita fatta di prevenzione, consapevolezza e benessere.