Noi uomini ne siamo esenti, ma è indubbio che siano più le donne a soffrire di problemi alle gambe: gonfiore delle ginocchia e caviglie, cellulite e sempre maggiore presenza di capillari. Molto frequenti anche le problematiche venose, il dolore diffuso e la secchezza cutanea. Il motivo è semplice: dipende tutto dagli ormoni femminili. Gli estrogeni tendono infatti a aumentare il volume delle cellule adipose sotto la pelle e rendono capillari e vene più fragili. Da ciò deriva presenza di cuscinetti, cellulite, acqua che si deposita nei tessuti, gonfiandoli, e dolore. Stress, pillola anticoncezionale e alcuni cibi inducono alterazioni negli estrogeni femminili e le gambe sono le prime che mettono in evidenza il problema. I dolori potrebbero essere legati anche alla schiena o a certi disturbi del sonno.
Chi di voi si trova con piedi e caviglie gonfie la sera? Se vi succede, potrebbe essere dovuto a una insufficienza venosa, disturbo spesso legato ad un difficoltoso ritorno del sangue al cuore che ristagna nelle estremità, dando il via all’edema. Ma potrebbe essere anche un problema genetico. E allora, si può evitare di ritrovarsi con un’insufficienza venosa alle gambe e mantenere la circolazione attiva? Lo chiediamo alla dottoressa Michela Galimberti, angiologa e chirurgo vascolare a Milano
Qualcuna di voi immagino si sia chiesta più volte come mai compaiono sulle gambe quei reticoli rosso scuro o bluastri, dovuti alle vene e ai capillari che improvvisamente iniziano a vedersi e a colorarsi in maniera netta, creando anche un po’ imbarazzo quando volete mettere una gonna, spogliarvi o mettervi in costume. Beh, quei reticoli si chiamano teleangectasie, o varici. Cosa fare quando compaiono?
C’è un altro disturbo piuttosto diffuso, specie dopo una certa età, che riguarda le gambe: vi capita mai che si muovano da sole, indipendentemente dalla vostra volontà, che abbiano come degli scatti improvvisi? Il perchè ce lo spiega il professor Luigi Ferini Strambi, docente di neurologia all’ Università Vita Salute San Raffaele di Milano:
I dolori alle gambe possono essere dovuti anche a una cattiva postura nel camminare, ad esempio se abbiamo un cattivo appoggio dei piedi a terra, magari perché c’è una leggera differenza nella lunghezza degli arti. I medici la chiamano eterometria, problema tutt’altro che raro. Un disturbo analogo può essere scatenato anche dall’ernia lombare, ovvero dalla fuoriuscita di uno dei dischetti che fanno da ammortizzatore tra una vertebra e l’altra. Se ad essere doloranti sono soprattutto le ginocchia o le caviglie, le colpe potrebbero essere invece dell’artrosi , ovvero del naturale invecchiamento delle cartilagini delle articolazioni che, complice il passar degli anni, si usurano, permettendo così ai capi articolari di non scorrere bene uno sull’altro. Per ognuno di questi casi c’è un rimedio, ma è meglio parlarne con uno specialista.
Vi è invece mai capitato di dover fare i conti con un crampo ai muscoli delle gambe? Spesso succede ai polpacci che si induriscono di colpo e non allentano la morsa per almeno 10 minuti. Caspita che dolore: se vi è successo, sapete di che cosa parlo. I crampi tagliano letteralmente le gambe, spesso nel pieno dell’attività fisica. Ma perché avvengono? Lo chiediamo al dottor Roberto Sala, medico dello sport.
Certo è che prendersi cura delle proprie gambe è prendersi cura di una delle parti spesso più belle del corpo. Soprattutto in una donna. Perché non sono solo il nostro “mezzo di locomozione”, lo strumento che ci aiuta a spostarci, a camminare, a muoverci. No, le gambe sono molto di più. Come diceva Pablo Neruda “Essere felici perché tocco il tuo ginocchio ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo e la sua freschezza”.
Ecco, anche per questo le gambe meritano di essere trattare bene.