Abbiamo testato 14 modelli con capacità fino a 20 litri, adatti per un trekking di una giornata. Ecco quelli che hanno superato la prova per capienza effettiva, comodità, traspirazione e praticità d’uso
Anche per un trekking di una sola giornata lo zaino è un accessorio fondamentale: deve assicurare lo spazio necessario per contenere qualche indumento di ricambio, una giacca impermeabile, almeno una borraccia, degli snack e anche un mini-kit per il primo soccorso. Per trasportare tutto questo non è però necessario mettersi sulle spalle un modello di dimensioni “maxi”. A patto però che sia quello giusto, come i 4 selezionati dalle nostre tester dopo averne testati 14 con una capienza fino a 20 litri. Lo hanno fatto durante una sessione di nordic walking (la camminata a passo veloce con i bastoncini e un movimento accentuato delle braccia) e una di trekking, sia in pianura sia in montagna.
Cosa abbiamo valutato La caratteristica più importante per uno zaino è la comodità, dettata dalla presenza di schienale e spallacci sagomati. Inoltre, occorre che garantisca una buona capacità di traspirazione, caratteristica che dipende da un design della spalliera in grado di favorire la migliore circolazione dell’aria. Infine, attenzione alla praticità: il modello ideale deve consentirti di accedere facilmente al vano principale così come di poter stringere e allargare le fettucce frontali per regolare al meglio il tuo zaino anche mentre stai camminando.
Il risultato I 4 vincitori hanno dimostrato di possedere i requisiti richiesti. Quelli scartati, invece, si sono rivelati scarsi in termini di comfort e maneggevolezza.
Il consiglio in più Al momento dell’acquisto, fissa lo zaino in spalla regolando gli spallacci e chiudendo sia le cinghie pettorali sia la cintura lombare. Quindi alza il mento per controllare che la parte alta della sacca non dia fastidio al collo, poi chinati in avanti e piega la testa fino alle ginocchia, per capire se si muove o meno. Rimane al suo posto? Allora è quello giusto.
Perché ci è piaciuto. A colpire le tester è stato soprattutto lo schienale: rigido e un po’ concavo, è coperto da una specie di rete in tessuto traspirante che separa di qualche cm il corpo dallo zaino, per far passare l’aria e impedire che il sudore si fermi sulla schiena. Promossi anche i leggeri spallacci che non intralciano la camminata e la cintura lombare, staccabile e di dimensioni contenute. Apprezzata anche la presenza di una grossa tasca che contiene un sacco impermeabile, per coprire lo zaino quando piove.
Patagonia Women’s Nine Trails Backpack 18 L (18 litri); prezzo: 120 €; info: eu.patagonia.com
Il punto di forza. Le cinghie pettorali.
Perché ci è piaciuto. Disegnato su misura per le forme femminili, ha le cinghie pettorali regolabili in altezza, per assicurare il giusto comfort a prescindere dalla misura del décolleté, mentre la fascia lombare (dotata di 2 ampie tasche per riporre smartphone e portafoglio) aiuta a reggere bene il carico dello zaino. Il valore aggiunto è dato dal design dello schienale, realizzato con una struttura morbida ondulata che permette all’aria di scorrere sul corpo, abbassando la temperatura quanto basta.
Perché ci è piaciuto. Molto leggero (pesa solo 420 g), si è rivelato il top per chi cerca la giusta libertà di movimento per braccia e spalle. Aderisce bene al corpo grazie al design a “V” (largo sulle spalle e più stretto nella zona lombare) e, soprattutto, agli spallacci sdoppiati in schiuma traspirante, che si adattano seguendo perfettamente le forme del corpo femminile. Le cinghie lombari sono ridotte al minimo ma funzionano a dovere, mentre una speciale fettuccia riduce il volume dello zaino quando è mezzo vuoto, per stabilizzare il carico mentre si cammina.
The North Face Route Rocket (16 litri); prezzo: 130 €; info: thenorthface.it
Il punto di forza. Il tessuto resistente.
Perché ci è piaciuto. «Sembra di non averlo sulle spalle», ha dichiarato una delle tester dopo averlo indossato. Studiato per l’alta montagna, ha un design molto minimal: leggero (pesa circa 450 g) e impermeabile, vanta un volume di 16 l (il più piccolo fra i vincitori) ed è così morbido che si può stringere fra le mani, riducendolo alle dimensioni di un melone. Eppure durante il test si è dimostrato molto resistente, grazie al tessuto esterno rivestito in carbonio. Punti anche per il fischietto integrato nella zip della tasca esterna per inviare segnali in caso d’incidente.
Il nostro sport lab: Stefania Finassi, istruttrice della Scuola nazionale di nordic walking; Giovanna Prennushi, accompagnatore di media montagna del Collegio Guide Alpine Lombardia.
Articolo pubblicato sul n° 27 di Starbene in edicola dal 19 giugno 2018
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