Disciplina dall’intensità di allenamento molto adattabile, lo sci di fondo ti permette di eseguire un training ad alto impegno o di ritagliarti un’ora di relax, senza fare eccessiva fatica. Pino Dellasega, maestro di sci di fondo in Val di Fiemme, ti spiega tutti i segreti di questo sport.
Si impara in una settimana
«Chi muove i primi passi deve affidarsi a un maestro», commenta l’esperto. «L’ideale è partire con la tecnica classica: si spinge adattando agli sci il gesto della camminata. I movimenti devono esseri ampi, lavorando sia con le braccia sia con gambe e glutei. Inoltre, sono coinvolti anche gli addominali, fondamentali per mantenere l’assetto corretto del corpo».
Un corso di una settimana o 3 weekend costa circa 150 € ed è sufficiente per imparare le basi. «Si passa dai terreni pianeggianti alle salite leggere. Poi, una volta acquisita sicurezza, ci si può mettere alla prova in discesa, dove l’equilibrio riveste un ruolo essenziale», spiega ancora Pino Dellasega.
«Fra le tecniche da imparare ci sarà anche lo spazzaneve, utile per rallentare. E poi si potrà continuare con il passo skating, più impegnativo».
Per il corpo e per la mente
Lo sci di fondo è un’ottima attività bruciagrassi: allenarsi a un’intensità medio-alta fa bruciare circa 750 calorie l’ora.
«Inoltre si scivola sulla neve, quindi non ci sono rischi per le articolazioni», precisa il maestro.
E i benefici sono anche psicologici: fare sport nella natura aiuta a liberare la mente, come dimostrato da uno studio dell’Università di Innsbruck (Austria) e porta a concentrarsi sulla respirazione, contribuendo ad alleviare tensioni muscolari e stress.
Che cosa ti serve
«Evita di comprare subito l’attrezzatura. Spesso il noleggio è compreso nel prezzo dei corsi base, oppure puoi comunque chiedere al maestro di procurarti sci, attacchi, bastoni e scarpette», suggerisce Pino Dellasega.
E per l’abbigliamento? Ci si scalda subito, quindi bastano giacca e pantaloni leggeri impermeabili, una maglietta traspirante, guanti e cappellino light. Inoltre, scegli con cura le calze: devono essere di un tessuto caldo, ma di spessore contenuto.
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Articolo pubblicato sul n. 5 di Starbene in edicola dal 14 gennaio 2020