Pilates, quale scuola scegliere?

Il metodo si è sviluppato in diverse varianti. Scopri quella più adatta a te



di Anna Pugliese


Dalla palestra nel cuore di New York, dove “Herr” Pilates ha insegnato fino alla fine degli anni ’60, i principi e gli esercizi di questa disciplina sono andati modificandosi. Il metodo, che in origine si chiamava Contrology, si è sviluppato in scuole diverse grazie al contributo degli insegnanti e alle nuove conoscenze in campo fisioterapico.


Del resto il suo ideatore non ha mai imposto regole tassative, dettando semplicemente i fondamenti per un’educazione fisica naturale e lasciando in eredità 34 esercizi che producono benessere fisico e permettono di lavorare a corpo libero o su particolari attrezzi.


Noi abbiamo preso in considerazione le cinque varianti più diffuse in Italia, riconosciute dalla Pilates Method Alliance, l’associazione che riunisce gli insegnanti certificati, istruttori che oltre alla formazione, hanno un lungo tirocinio alle spalle e conoscono l’anatomia e la fisiologia. Ma come si differenziano? L’abbiamo chiesto proprio ai trainer.



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1 COVATECH PILATES                  

per proteggere e rinforzare la zona lombare


«Abbiamo aggiornato le intuizioni di Pilates, integrandole soprattutto con il lavoro sui muscoli che garantiscono la stabilità della fascia lombare e sulla sinergia tra pavimento pelvico e diaframma, durante la respirazione», spiega Anna Maria Cova fisioterapista e fondatrice della scuola.


«È importante ricordare che la tecnica esiste da molti anni. I movimenti originali, nella nostra scuola, vengono perciò integrati con esercizi di sensibilizzazione e consapevolezza che aiutino a eseguire correttamente le posizioni. Ci focalizziamo sulla respirazione, sulla percezione dell’appoggio dei piedi, sulla corretta apertura delle spalle, sul lavoro delle anche, delle articolazioni di gambe e braccia, del collo e pure di occhi e mandibola», spiega l’esperta. Info: www.studiopilates.it/

2 STOTT PILATES

per sbloccare il collo e riequilibrare la postura del dorso

 

Esercizi intelligenti, risultati profondi e risposte a tutti i perché: è il motto di Claudia Fink, la trainer canadese che ha portato Stott Pilates in Italia. Avvicinatasi al metodo per risolvere i suoi problemi alla schiena, si è poi dedicata a questa disciplina diffondendola in tutto il mondo.


«Si punta al controllo del respiro e all’allineamento del corpo, per raggiungere un equilibrio che coinvolge il bacino, la gabbia toracica, le scapole, la testa. In questo modo la colonna è in grado di assorbire le situazioni di stress fisico e psicologico e di controbilanciare gli errori posturali», spiega Monica Bianchi, istruttrice certificata Stott del centro Gymnastik di Trieste.


«Gli esercizi che proponiamo coinvolgono attivamente i muscoli dorsali e le scapole: quando sono disallineate, il corpo compensa scaricando lo sforzo. Da qui spalle e collo contratti e rigidi ma che, grazie al Pilates, si sbloccano». Info: pilatesitalia.net

3 POLESTAR PILATES

per imparare a “sfruttare” al meglio forza, reattività e flessibilità

 

«Controllo del “centro”, inteso come bacino e muscoli addominali e lombari profondi, allungamento muscolare, mobilizzazione della colonna vertebrale ma anche maggiore consapevolezza del movimento di braccia e gambe, con esercizi di propriocezione e per l’allineamento corretto tra testa, busto e anche, abbinati alla respirazione: questa è la sintesi del nostro metodo», spiega Serafino Ambrosio, docente della Scuola Polestar Italia.


Un’interpretazione del metodo Pilates che si avvale anche delle conoscenze nel campo della biomeccanica e della chinesiologia, la scienza che studia i principi del movimento. «I nostri esercizi possono essere usati nei programmi di riabilitazione, ma sono efficaci anche come allenamento funzionale per il benessere o preparatorio per diverse discipline sportive», conclude l’esperto. Info: ilmetodo.it 

4 POSTURAL PILATES METHOD

Per agire su corpo e mente grazie alle visualizzazioni

 

«Dalle basi tradizionali abbiamo sviluppato 9 principi per raggiungere, attraverso l’ascolto interiore e la capacità di autovalutazione delle disarmonie fisiche e psicologiche, l’equilibrio posturale e la stabilità emotiva. Ecco perché utilizziamo esercizi di visualizzazione, per imparare a sentire e interiorizzare le posizioni», spiega Daniela Carignano, formatrice del Postural Pilates Method.


«Diamo particolare importanza alla creazione di immagini e sensazioni che aiutano a focalizzare l’attenzione sulle dinamiche degli esercizi Pilates, utili soprattutto a persone non abituate al controllo del proprio corpo. Con Postural Pilates Method si ottimizzano l’elasticità del colonna vertebrale e la tonicità della muscolatura, si eliminano le tensioni del diaframma, per aumentare la capacità respiratoria, si capisce l’importanza dei recettori, come piedi e occhi, per garantirsi una postura corretta». Info: posturalpilates.it

5 TRUE PILATES

Per allenarsi con il metodo e gli esercizi originali

 

È la scuola fondata, a New York, da una delle allieve predilette di Joseph Pilates, Romana Kryzanowska. «Oggi continuiamo a proporre il metodo studiato dal suo ideatore, grazie anche a un continuo approfondimento e aggiornamento degli aspetti medici e biomeccanici del movimento. Inoltre, True Pilates punta molto sulla formazione degli istruttori che affrontano una preparazione davvero impegnativa», spiega Mia Monteabaro, ballerina e istruttrice.


«Il lavoro, così come indicato dall’ideatore del metodo, è finalizzato al rinforzo del powerhouse, che comprende tutti i muscoli connessi al tronco, e al corretto allineamento della colonna: così si migliora la postura, proteggendo la schiena e imparando anche a muoversi in maniera fluida. Info: truepilates.it

E poi c’è lo Zen-ga

È l’ultima frontiera del Pilates, un mix di fitness e ricerca interiore. Utilizza le basi e gli attrezzi del metodo, combinati con i principi di rilassamento e apertura mentale dello yoga. In pratica ti tonifichi mentre ritrovi te stessa, attraverso esercizi fluidi che migliorano la consapevolezza e la respirazione.


Con lo Zen-ga lavori anche sull’allungamento muscolare e sul movimento miofasciale, coinvolgendo cioè anche il tessuto connettivo tra le fasce. Le lezioni, di gruppo o singole, sono aperte a tutti e variano dagli esercizi a terra, a corpo libero o con piccole attrezzi, alle posizioni sul Reformer, una delle macchine del Pilates. Info: pilatesitalia.net

Articolo pubblicato sul n. 45 di Starbene in edicola dal 28/10/2015


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