Nuoti regolarmente, ma altrettanto regolarmente ti sfinisci prima del termine dell’allenamento? «Accade perché non lavori nel modo giusto», avverte Sara Sabbadini, istruttrice e allenatrice all’Aquatic Center di Montichiari (Brescia). «Per migliorare la resistenza nel nuoto sono fondamentali una buona tecnica e la giusta programmazione».
Con la consulenza della nostra esperta, ecco allora un programma “su misura” per migliorare la resistenza nel nuoto e fare grandi progressi in piscina.
Nuoto, mantieni costante il ritmo
«Inizia con 10’ di riscaldamento: nuota senza affanno, cercando di allungarti sull’acqua. Puoi variare tra stile libero e dorso, se preferisci», suggerisce per prima cosa l’istruttrice.
Poi, concentrati sul lavoro specifico: «Cronometra il tempo che impieghi per coprire 2 vasche, senza forzare, a stile libero. Il risultato sarà il riferimento sui cui organizzare il training: dovrai cercare di mantenere quel tempo o addirittura abbassarlo».
Se sei già discretamente allenata, ma non ancora una habitué della piscina, comincia coprendo a un ritmo costante 2 vasche per un totale di 6 volte, con 10” di recupero tra l’una e l’altra. Dopo circa 4-6 allenamenti (o quando ti sentirai pronta), aumenta l’impegno in acqua: «Passa a 14 vasche, con 10” di stop ogni 2; raggiunto questo obiettivo, punta a completarne 3 di fila per 5 volte, osservando sempre la fase di recupero. Quindi poniti come obiettivo 2 vasche per 9 volte, sempre con i soliti 10” di riposo. Infine, quando ti sembrerà di aver raggiunto un buon grado di forma, passa a 3 consecutive per 7 volte, sempre rispettando le pause», propone l’istruttrice. «E al termine di ogni allenamento cura il defaticamento: 10’ di nuoto a ritmo blando».
Allenati 2 o 3 volte alla settimana
Ricorda poi sempre che per avere risultati serve costanza: «Allenati almeno 2 o 3 volte alla settimana, intervallate da almeno un giorno di riposo per favorire il recupero», conclude l’istruttrice.
Nuotare, la tecnica giusta
«Per riuscire a nuotare a lungo e portare a termine un allenamento efficace, la tecnica è fondamentale», afferma Sara Sabbadini. Proprio per questo a chi arriva in piscina per dimagrire o rimettersi in forma si consiglia sempre un corso base. «Spesso si sbaglia respirazione: un errore classico è non espirare correttamente, così si finisce presto in affanno», avverte la trainer.
Un altro errore tecnico molto comune è l’esecuzione di bracciate corte: «Quando il braccio è fuori dall’acqua, dev’essere rilassato. Se invece lo si mantiene teso, i muscoli si contraggono, i movimenti si accorciano e la fatica arriva prima», conclude l’esperta.
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