Abbiamo testato 8 modelli. Ecco quelli promossi a pieni voti per la capacità di proteggere le mani da freddo e neve. Ma anche perché garantiscono, al tempo stesso, una buona presa senza infagottare
Ritrovarsi con le mani “ghiacciate” mentre si scia non è solo una sensazione estremamente fastidiosa, ma può anche pregiudicare il controllo dei bastoncini, ostacolando quindi la discesa. Per tenerle al caldo non mancano le soluzioni vincenti: ci sono i guanti “tradizionali”, con le dita separate e le più avvolgenti moffole, che lasciano solo il pollice libero. Una terza opzione è data dai “guanti doppi”, cioè con le 5 dita e un’ulteriore copertura tipo moffola. Nessun dubbio, invece, sul materiale impiegato per l’imbottitura: oggi tutte le migliori aziende utilizzano il Primaloft, un tessuto tecnico leggero e poco voluminoso che assicura un perfetto isolamento termico.
Che cosa abbiamo valutato «Meglio sentire troppo caldo alle mani a marzo che rischiare di averle congelate a gennaio»: questo, in estrema sintesi, è stato l’orientamento delle nostre esperte nel valutare le 8 paia di guanti da sci presi in esame nel lab. Oltre alla garanzia dell’isolamento dal freddo, le tester hanno poi valutato la traspirabilità dei tessuti, oltre alla comodità e praticità assicurate dalla forma dei guanti: tutti requisiti fondamentali sia per poter gestire al meglio i bastoncini sia per riuscire a eseguire alcuni semplici ma importanti gesti, come abbassare/alzare la zip della giacca o chiudere il fermo del casco.
Il risultato I guanti selezionati hanno dimostrato di soddisfare tutte le esigenze delle nostre tester. Gli altri sono invece stati penalizzati dallo scarso comfort o da un’insufficiente capacità di isolamento termico.
Il consiglio in più Ogni marchio ha una propria scala che misura la capacità termica del guanto, in funzione dei materiali e della foggia con cui è stato realizzato. Solitamente le scale vanno da 1 a 5: tieni conto di questa informazione che trovi in etichetta e orientati verso modelli di “grado” 4 o 5 (proprio come quelli che abbiamo premiato nel nostro test).
Perché ci sono piaciuti. Secondo le esperte questi guanti doppi si sono rivelati fra i più caldi in assoluto: merito della ricca imbottitura e della particolare fodera interna, realizzata con uno speciale tessuto argentato che trattiene il calore del corpo. Il tepore è ulteriormente assicurato da un cinturino che stringe il polso ermeticamente, un polsino che arriva quasi all’avambraccio e una seconda chiusura a laccio: tutti dettagli che impediscono al freddo di penetrare. Utile anche la piccola tasca sul dorso dove riporre una bustina auto-riscaldante se proprio si gela.
Salomon Native Mitten W; prezzo: 110 €; info: salomon.com
Il punto di forza. Il comfort.
Perché ci sono piaciuti. Sulle piste si sono rivelati caldi, con un tessuto che protegge efficacemtente da neve e vento. Le tester hanno apprezzato soprattutto la sensibilità assicurata alle mani malgrado si tratti di guanti doppi, cioè con le cinque dita e una seconda copertura data dalla moffola. Merito del taglio che lascia assoluta libertà di movimento al pollice, delle ampie dimensioni del sacco e soprattutto della pelle morbidissima che segue i gesti della mano. Ad alto comfort anche la chiusura con uno strato di pelliccia sintetica.
Leki Performance S GTX; prezzo: 119,95 €; info: leki.com
Il punto di forza. La presa.
Perché ci sono piaciuti. Caldi, traspiranti e... decisamente sportivi. A farli promuovere a pieni voti dalle nostre testerè stata infatti la presa assicurata sui bastoncini grazie a una particolare lavorazione della pelle nella zona corrispondente all’interno del palmo. In più, sono dotati dello speciale sistema di sicurezza Trigger S che consente di “agganciarsi” a bastoncini compatibili senza dover infilare i polsi nelle fettucce dell’impugnatura. Così, in caso di caduta, con un semplice gesto si liberano le mani, riducendo il rischio di slogature o, peggio, fratture.
Perché ci sono piaciuti. “Oven” in inglese significa “forno” e in effetti si sono rivelati caldi, ma anche pratici e leggeri da indossare. Le nostre tester hanno apprezzato la forma molto larga e comoda, oltre alla morbidezza delle parti in pelle, che assicurano una buona manualità. Punti in più sono stati assegnati anche per la duplice chiusura, con un velcro sotto il polso e una piccola zip nella parte superiore: un sistema semplice, ma efficace nel proteggere le mani dal freddo come dalla neve in caso di cadute. Inoltre, il polsino a basso profilo è risultato assai pratico da infilare sotto la giacca.
Il nostro sport lab: Roberta Chittoni e Daniela Tantardini, maestre della scuola di Sci di Piani di Bobbio (Lecco).
Articolo pubblicato suln° 9 di Starbene, in edicola dal 13 febbraio 2018
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