Peeling viso: i migliori 4

I peeling viso esfoliano la pelle, stimolando il turnover cellulare e attenuando rughe e macchie. Abbiamo preso in esame 14 prodotti, preferendone 4. Vincono le formule semplici. Scopri le loro caratteristiche



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Cute spenta, ispessita, macchiata o con imperfezioni: la brutta stagione è il momento giusto per un peeling viso in modalità “SPA at home”, cioè casalinga. «Si differenzia da quello eseguito nello studio del dermatologo di fiducia perché è, a tutti gli effetti, un trattamento cosmetico, dunque più blando e a minore concentrazione; nonostante ciò, prima di procedere occorre informarsi bene in modo da evitare eventuali irritazioni, dovute perlopiù a dosi o tempi di posa eccessivi», precisa la dottoressa Corinna Rigoni, dermatologa a Milano e presidente dell’Associazione donne dermatologhe Italia.

Sì, perché gli ingredienti principali non sono granuli e argille, come per scrub o gommage, ma acidi ed enzimi. «Si tratta di attivi dall’azione cheratolitica, aiutano cioè a rimuovere le cellule morte sulla superficie cutanea, disgregandole», chiarisce l’esperta.

Con diversi vantaggi: il peeling stimola il turnover cellulare, eliminando al contempo lo strato corneo più superficiale, attenuando così rughe e macchie. Per di più, rimuove depositi di sebo e impurità, contribuendo a contrastare imperfezioni e punti neri. E dopo l'estate è utile a tutte, perché sole e abbronzatura ispessiscono la cute, che quindi in autunno appare più spenta.

Non solo: «Il peeling a casa permette di “risvegliare” la produzione endogena di collagene e acido ialuronico, che con il tempo rallenta, e rende l’epidermide più ricettiva ai soin successivi», continua Corinna Rigoni.

Nella scelta del tipo di acido conta il risultato che desideri ottenere e se hai la pelle sensibile o meno: «Gli alfa-idrossiacidi (Aha), come l’acido glicolico, malico e lattico, sono ben tollerati, stimolano il rinnovamento dell’epidermide, hanno spiccate virtù antiage e svolgono anche un’azione selettiva sugli accumuli di melanina, quindi, sulle macchie cutanee. I betaidrossiacidi (Bha), tipo l’acido salicilico, esfoliano e purificano, perciò sono più indicati per chi ha problemi di untuosità e imperfezioni», suggerisce la dermatologa.

«Per chi ha la pelle molto delicata, infine, sono particolarmente adatti i peeling enzimatici: hanno un’azione esfoliante più blanda, degradano la cheratina dell’epidermide senza alterare il pH, pur svolgendo la loro funzione di “spazzini” delle cellule morte. Ma qualunque sia la formula, è importante evitare di eccedere (meno è meglio, in questo caso) sia nelle quantità, sia nei tempi di posa», precisa Umberto Borellini, cosmetologo e docente presso vari atenei. Seguendo questi suggerimenti, le formule in commercio offrono tollerabilità e sicurezza.

Noi abbiamo preso in esame 14 peeling da fare a casa, scegliendone 4. Scopri perché li abbiamo preferiti.


La formula

«Gli acidi e gli enzimi impiegati nei peeling sono il più delle volte di origine biotech perché presenti normalmente nella frutta, ma poi rielaborati e purificati: bromelina e papaina da ananas, mela e papaia per gli enzimi, alfaidrossiacidi da agrumi, uva e mele, beta-idrossiacidi dal salice. Ma a fare la differenza non è tanto l’origine, quanto l’equilibrio finale tra i vari componenti», afferma il cosmetologo. Abbiamo dato la priorità a formule semplici, con etichette chiare, quanto a percentuali di acidi e pH effettivo.

«Per esempio, un pH di 3,5 è corretto per un peeling, sapendo che quello della pelle è 5,5 e che il valore neutro è 7», spiega Borellini. Inoltre, abbiamo apprezzato i prodotti che riportavano dosi, uso e precauzioni necessarie, così come texture di facile gestione, che non colassero o fossero laboriose da rimuovere.

«È stata valutata positivamente anche la presenza di attivi complementari all’azione esfoliante: per esempio, antiossidanti come la vitamina E, pantenolo rafforzante, bisabololo lenitivo, peptidi antimacchia», aggiunge il cosmetologo.


La prova

Abbiamo testato i prodotti la sera, come suggerito dagli esperti, sul viso deterso e asciutto; seguito le indicazioni di ogni peeling ed evitato la zona perioculare. È stato considerato il risultato immediato e quello al mattino dopo in termini di luminosità ed eventuale arrossamento, valutato il tipo di confezione e il prezzo in rapporto alla qualità, così come profumo, piacevolezza d’uso e tollerabilità.


I consigli in più

«I peeling richiedono un accorgimento fondamentale: proteggere la pelle dal sole, anche nella brutta stagione, pure se piove. Quindi, utilizza sempre una crema giorno oppure un fondotinta con Spf pari a 15 o più, specie se hai riscontrato qualche arrossamento e, in quest’ultimo caso, dirada o interrompi il trattamento», consiglia la dottoressa Rigoni.

«Inoltre, rispetta le dosi e non superare i tempi di posa: rischi di irritare la pelle, anziché stimolarla», conclude Umberto Borellini.

D-Clar Micropeeling Concentrato di Rilastil, 100 ml più 40 dischetti in cotone, 33 €, in farmacia e parafarmacia

Il punto di forza. La delicatezza antimacchia.

È adatto alle pelli sensibili e utilizzabile ogni sera prima della beauty routine. La formula bifasica contiene attivi schiarenti e antimacchia come acido mandelico, vitamina C, PP e il tetrapeptide-30. La confezione presenta, oltre al flacone in vetro, i dischetti per l’applicazione. La texture è liquida e il profumo delicato.

Usalo così. Puoi utilizzarlo anche da solo, a cicli di 40 giorni. Agita la soluzione bifasica e versane un po’ su uno dei dischetti, poi applica sulla pelle asciutta e pulita con movimenti circolari, evitando gli occhi. Quindi, procedi coi soin abituali o, in caso di cute reattiva, risciacqua dopo 3-5 minuti con acqua tiepida.

Revitalift Laser X3 Ampolle Effetto Peeling di L’Oréal Paris, 7 ampolle da 1 ml, 16,49 €, nella grande distribuzione e su amazon.it

Il punto di forza. Il rapporto qualità-prezzo.

Ci è piaciuto questo trattamento formulato con acido glicolico concentrato al 10%, per un peeling che si articola su 7 giorni e offre un’esfoliazione che illumina, leviga e attenua le discromie. Promosse le fiale con la dose esatta. Zero profumo, niente sprechi e nessun rischio di esagerare. Prezzo ottimo in rapporto alla qualità.

Usalo così. Concentrato, quindi non adatto alle pelli delicate, agisce nell’arco di 7 applicazioni. Si usa la sera sul viso asciutto e deterso, evitando la zona degli occhi. Quindi, lava le mani e prosegui la routine di bellezza. Poi, al mattino, applica un prodotto con un Spf pari almeno a 15.

Aha 30% + Bha 2% Peeling Solution di The Ordinary, 30 ml, 8,90 €, nelle profumerie Douglas e su douglas.it

Il punto di forza. La concentrazione.

Abbiamo apprezzato la formula, l’unica a riportare il pH in etichetta (3,5). Peeling dall’azione decisa, associa alfa- idrossiacidi (acidi della frutta), acido salicilico, acido ialuronico idratante e pantenolo. L’estratto di carota nera (antiossidante) conferisce al prodotto una colorazione rossa. Inoltre, ha un prezzo vantaggioso e una comoda boccetta con pipetta contagocce.

Usalo così. Si applica la sera, su viso e collo detersi e asciutti, evitando la zona perioculare e lasciandolo in posa fra 3 e 5 minuti (10 per chi ha una pelle molto oleosa e resistente). Poi si risciacqua con acqua tiepida. Nella settimana successiva è fondamentale una protezione solare.

Lux Enzimatic Peel di Eterea Cosmesi Naturale, 50 ml, 35 €, in profumerie, erboristerie selezionate e su etereacosmesi.it

Il punto di forza. Gli ingredienti naturali.

Promossa la ricchezza di questo delicato peeling enzimatico a base di soli attivi vegetali: bromelina e papaina esfoliano, mentre un mix di oli e burri vegetali (riso, argan, baobab e karité) svolgono un’azione emolliente e restitutiva. L’estratto di melagrana e la vitamina E, antiossidanti, completano la formula. Ha un profumo dolce e una texture densa e morbida.

Usalo così. Si utilizza come una maschera (una o due volte a settimana), su viso, collo e décolleté, con la cute asciutta. Va lasciato in posa per 2-5 minuti. Quindi, con i polpastrelli inumiditi, si massaggia la pelle per qualche istante. Infine si risciacqua, tamponando con un panno in microfibra o un telo in cotone.


I nostri lab tester: Dott.ssa Corinna Rigoni, dermatologa a Milano; Umberto Borellini, cosmetologo; Laurence Donnini, giornalista.


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Articolo pubblicato sul n. 24 di Starbene in edicola dal 17 novembre 2020


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