Sport d’acqua e infortuni: come evitarli e le cure giuste
Ecco un estratto dell’intervista di Radio RTL 102.5 alla dottoressa Simona Cerulli e al dottor Giusti del Policlinico Gemelli di Roma. Scorri fino in fondo, troverai il link per ascoltare la versione integrale
Sport d'acqua e infortuni. Scopriamo come le attività sportive legate a questo elemento possano generare traumi e soprattutto capiamo come evitarli e quali sono i trattamenti oggi disponibili. In merito, ecco un estratto dell'intervista di Radio RTL 102.5 alla dottoressa Simona Cerulli e al dottor Giusti del Policlinico Gemelli di Roma.
Parliamo di sport d'acqua, quelli praticati in questo periodo estivo. Quali sono gli infortuni più frequenti per questa tipologia di sport?
Dottoressa Cerulli: Dipende dalla tipologia di sport. Se parliamo di nuoto in senso lato, sono più comuni gli infortuni da sovraccarico, piuttosto che i traumi. Se, invece, ci riferiamo a sport più specifici come la pallanuoto, ci possono essere sovraccarichi o traumi della spalla. Ma al momento, quelli che predominano sono gli sport come il kitesurf e il surf, mentre le ultime novità sono rappresentate dal sup (stand-up paddleboard) e dal wing foil, che stanno diventando molto popolari. Inoltre, è possibile avere alcuni traumatismi, poiché gli sport menzionati sottopongono le articolazioni e l'apparato osseo a stress in alcune situazioni.
Qual è lo sport d'acqua più pericoloso e da cui provengono la maggior parte degli infortuni? E in che modo agiscono i fisioterapisti e gli ortopedici?
Dottoressa Cerulli: In generale, si riscontrano infortuni maggiori negli sport caratterizzati da maggior velocità e impatto con l'acqua. In particolare, il kitesurf, il windsurf e il sup possono creare problemi articolari significativi.
Dottor Giusti: Il sup, praticato su una tavola con un remo per mantenere l'equilibrio, può essere benefico per il recupero dell'equilibrio dopo alcuni interventi chirurgici, ma comporta dei rischi. Uno degli infortuni più comuni per chi pratica questo tipo di sport sono le distorsioni alla caviglia, che tendono a guarire bene, ma possono causare instabilità a lungo termine. Pertanto, dopo un infortunio di questo tipo, è sempre opportuno fare una risonanza magnetica per valutare meglio la situazione. Altri infortuni comuni sono legati agli arti superiori e si verificano spesso durante il windsurf o il kitesurf, come, ad esempio, la lesione della cuffia dei rotatori, i tendini della spalla che mantengono la testa omerale in posizione. In casi più gravi, si possono verificare lussazioni della spalla. Il consiglio ortopedico è di non cercare mai di riposizionare da soli una spalla lussata, ma recarsi immediatamente al pronto soccorso. È essenziale identificare il tipo di lussazione e sottoporsi a una valutazione specialistica. Mai tentare di manipolare una spalla lussata senza prima consultare uno specialista.
Quali sono i casi e le modalità in cui i fisioterapisti e gli ortopedici agiscono insime?
Dottoressa Cerulli: Nella mia esperienza di lavoro con i colleghi ortopedici siamo abituati a collaborare insieme poiché siamo complementari l'uno all'altro. Dal punto di vista diagnostico, possiamo sovrapporci se il fisiatra ha seguito un percorso più strettamente ortopedico, poiché come specialisti possiamo coprire altri campi, ma inevitabilmente ci completiamo nella diagnosi di traumi e nel trattamento pre e post-intervento. L'ortopedia è una specialità più chirurgica ed elettiva per loro, mentre per noi fisioterapisti è più incentrata sul trattamento conservativo.
Puoi ascoltare l’intervista completa alla dottoressa Simona Cerulli e al dottor Giusti del Policlinico Gemelli di Roma su RTL 102.5 Play News "Lifestyle" con Ludovica Marafini e Ilaria Arpino: Sport d'acqua e infortuni.
