Gli oli labbra sono tra i prodotti di bellezza del momento: complice il revival degli anni Novanta che ha decretato il trionfo delle labbra lucide, il tam tam dei social e la semplicità di un gesto che unisce trattamento e trucco, gli oli labbra sono i beniamini delle teenager, ma non solo.
Oggi interessano anche una platea più vasta, meno attenta forse alle celebrità che li indossano e li pubblicizzano, come Selena Gomez, e più alla piacevolezza di questi cosmetici dalle virtù trasversali. Mentre lucidano, infatti, fanno sparire rughette, screpolature e altri sintomi di disidratazione grazie al team di agenti idratanti che contengono. Più glamour di un burrocacao e più efficaci del lucidalabbra, insomma.
Si usano in modi diversi e anche l’offerta è molteplice, perché ce ne sono di colorati, con varie sfumature tra le quali scegliere, di neutri, di ricchissimi ma discreti e di lucidanti e volumizzanti extra, a seconda degli effetti che si intendono ottenere. Tutti si presentano in formato piccolo, per poter stare in tasca o in borsa, e tutti hanno l’applicatore a garantire una stesura ottimale. Ciò che differenzia gli oli labbra dai più comuni gloss è il fatto che proteggono oltre a lucidare e non appiccicano: la sensazione è molto naturale, anche se alcuni sono aromatizzati proprio come i lucidalabbra.
Si differenziano invece dai balsami labbra perché questi ultimi, ricchi di burri restitutivi, contengono anche un mix di cere che proteggono ma non riflettono la luce, mentre il concetto chiave del lip oil è proprio l’effetto specchio, il finish glossy. Poiché la parola olio è il cardine di questo prodotto, gli idratanti impiegati sono tanti e di diverso genere, non sempre di origine vegetale. Per esempio, possono anche essere di tipo biotech, come l’acido ialuronico, o di origine animale, come il miele o la cera d’api. Il risultato deve essere una bocca lucida, dal volume enfatizzato, ma anche idratata e protetta e, per chi lo vuole, velata di colore.
Ne abbiamo presi in esame 12, preferendone 4. Ecco con quale criterio li abbiamo scelti.
Le formule
«Le labbra sono prive di ghiandole sebacee, quindi sono le prime a disidratarsi quando c’è vento, fa freddo o, viceversa, fa molto caldo. Per questo è importante mantenerle protette con l’aiuto di agenti emollienti contenenti una parte grassa come oli e burri. Non solo. Proprio come i balsami labbra, gli ingredienti dei lip oil finiscono per essere in parte ingeriti, quindi occorre un’attenzione particolare nel valutarne la composizione, privilegiando le formule a base di ingredienti naturali e commestibili, come il miele o l’olio di oliva, dalle ottime virtù emollienti», spiega Umberto Borellini, cosmetologo e docente presso diversi atenei.
«Vanno bene anche gli oli vegetali come quello di girasole (dall’azione restitutiva grazie alle ceramidi che contiene), di ricino, di cocco o di pesca: sono tutti umettanti, elasticizzanti e lenitivi, quindi ideali per riparare e dare sollievo alle labbra secche che tendono a screpolarsi. Ottimi anche i mix di oli vegetali (che sono lucidanti e consentono di ottenere l’effetto glossy), l’acido ialuronico (trattiene l’acqua e dona volume, distendendo le rughe del contorno labbra), la vitamina E (indicata come tocoferolo acetato) che ha virtù antiossidanti e aiuta gli oli a conservarsi al meglio. Invece ingredienti come l’olio minerale o la paraffina, derivati dal petrolio, sono efficaci nel trattenere l’acqua sulle labbra ma non ideali, visto che una certa quantità finirà per essere ingerita», precisa il cosmetologo.
A completare le formule pigmenti, aromi e composti biotech: servono a dare lucidità e piacevolezza al prodotto che è un cosmetico ibrido, a metà strada tra makeup e trattamento. Colori e sapori sono sicuri dal punto di vista della composizione, la scelta dipende dal gusto personale.
La prova
Abbiamo testato gli oli labbra in diversi modi, tante quante sono le possibilità di utilizzo: da soli, su labbra nude, sopra al rossetto a completamento del makeup, quelli trasparenti lungo il contorno delle labbra per enfatizzarne il volume, ma anche dopo il lip balm, per lucidare e “sigillare” gli emollienti in modo da mantenere idratate a lungo anche le labbra più aride.
Abbiamo quindi considerato il confort, la sensazione sulle labbra, la durata, il sapore, la lucentezza e la performance generale, chiedendoci se avremmo ricomprato quell’olio labbra una volta terminato. Anche la confezione, la praticità d’uso e il rapporto qualità-prezzo sono stati presi in considerazione, così come, ove presenti, la bellezza e la durata dei pigmenti colorati.
Il consiglio
«Se vuoi ottenere un colore pieno, meglio stendere prima un velo di rossetto della stessa tonalità perché i lip oil hanno una resa trasparente, mentre se cerchi soprattutto una soluzione alle labbra secche, metti prima dell’applicazione un po’ di balsamo labbra: la sovrapposizione ti lascerà labbra morbide e protette. Per idratare le labbra di notte, prediligi prodotti senza aromi. Sei indecisa tra il lip oil e il balsamo labbra? Qui non ti possiamo aiutare: si tratta, infatti, di una preferenza personale, di sensazioni ricercate e dell’effetto estetico desiderato. Dal punto di vista strettamente cosmetologico, le loro prestazioni sono simili», conclude il cosmetologo Umberto Borellini.
Non resta, quindi, che provare e trovare il lip oil più adatto alle proprie labbra.
I 4 OLI LABBRA MIGLIORI:
I nostri Lab tester: Umberto Borellini, cosmetologo e docente presso diversi atenei; Laurence Donnini, giornalista-