Cicloturismo, ciclovie e percorsi in bici da Oscar

Per divertirsi, vedere cose belle e vivere nuove avventure spesso basta semplicemente montare in sella. E in Italia hai solo l’imbarazzo della scelta su dove andare. Ma qui trovi alcune delle “green road” ciclabili che hanno ricevuto un riconoscimento speciale



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Sono 8 milioni gli italiani appassionati di cicloturismo, sempre più interessati a scoprire e conoscere le meraviglie del nostro Paese da un punto di vista privilegiato: sì, perché pedalare ha quell’andamento lento che regala il tempo giusto per emozionarsi di fronte alla bellezza. Che sia natura, arte, storia o semplicemente buon vivere.

Da queste premesse nasce, nel 2015, grazie a Ludovica Casellati, oggi presidente della giuria, l’Oscar del cicloturismo italiano: «È un premio riconosciuto alle ciclovie verdi delle Regioni che promuovono la vacanza in bicicletta e la mobilità sostenibile, selezionate da un team composto da enti turistici, tecnici del settore, associazioni ambientali e giornalisti. Percorsi ciclabili che valorizzano le eccellenze del territorio, ben segnalati e manutenuti. Itinerari che offrono servizi per il ciclista: dalla ricettività alla possibilità di noleggio, dalle ciclofficine ai collegamenti con il trasporto pubblico».

Il premio viene assegnato ogni anno. Abbiamo selezionato alcuni tour premiati negli anni passati: itinerari che ti porteranno dalle valli trentine giù giù fino alla punta dello stivale. Perché andare in bicicletta è ecologico, salutare e ci insegna quanto è bello sudare un po’.


  • Trentino

Green Road dell’Acqua: lungo l’Adige, tra valli e vigneti

Oscar nel 2021, corre per 143 km, alla scoperta di questo territorio, regalando paesaggi spettacolari e soste nelle città d’arte, in un susseguirsi di ciclabili tra vigneti o ombreggiate da profumati meleti, di tracciati che lambiscono lo scorrere lento del fiume o abbracciano l’azzurro del lago e di punti panoramici circondati da boschi di lecci e castagni. La Via Verde dell’Acqua inizia al confine con la provincia di Bolzano, a Cadino di Faedo e si conclude a Trento, costeggiando l’Adige per poi proseguire verso il lago di Garda. Il rientro è lungo il fiume Sarca fino alla Valle dei Laghi con discesa sul capoluogo. Il percorso è servito anche da un efficiente bike sharing.

Da pedalare: il primo tratto, anche in due tappe. Sono 53 km totali, pianneggianti, tra natura e cultura. Da Cadino di Faedo si costeggia subito il fiume Adige, immersi tra i vigneti della Strada del Vino e aree naturali protette per la loro biodiversità. Sono circa 27 km per arrivare a Trento, alle Albere, il quartiere progettato da Renzo Piano e sede del MUSE, il nuovo Museo delle Scienze. Da qui, si può proseguire, per altri 26 km, sempre lungo fiume, circondati da meleti e vigneti fino a Rovereto, dove visitare il Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea. info: https://sites.google.com/provincia.tn.it/pat-italiangreenroadsaward2021.


  • Lombardia

Ciclabile della Valchiavenna: dal lago di Lecco fino alla Svizzera

Un itinerario che evoca atmosfere manzoniane e che, tra storia e paesaggio, si snoda a fondovalle, con partenza da Colico (Lecco) e arrivo in Val Bregaglia, sul confine svizzero. Premiata nel 2022 (terzo posto), la ciclabile della Valchiavenna è lunga 42 km, attraversa borghi caratteristici, lambisce il lago di Mezzola e il fiume Mera, prosegue fino alla città di Chiavenna, riconosciuta città “slow” grazie alla qualità di vita. Merita una sosta il suo centro storico risalente al XVI secolo. L’itinerario prosegue fino a raggiunge le spettacolari cascate dell’Acquafraggia e il confine con la Svizzera. Un tracciato anche a misura di bambini, vista la possibilità, nel tratto da Colico a Chiavenna, di caricare le biciclette sul treno.

Per una gita in giornata: molto suggestivo il percorso da Colico fino al lungolago di Novate Mezzola. Di circa 16 km, porta alla scoperta della riserva naturale dell’Oasi Pian di Spagna, con i caratteristici paesaggi a canneti, circondati da boschetti di salici, pioppi e ontani. Tra sgargianti farfalle, è il regno di anatre, cigni, cormorani ma anche di fringuelli, picchi e del martin pescatore. Info: valtellina.it/it/bike/cicloturismo/ percorsi/ciclabile-valchiavenna.


  • Emilia Romagna

Gran tour della valle del Savio: da Cesena, per terre e borghi attraversati dal fiume

Si è aggiudicato l’Oscar nell’ultima edizione (2022), perché i 172 km del percorso valorizzano le bellezze storicoartistiche ma anche naturali di quest’area. L’itinerario ad anello tocca i sei borghi dell’Unione dei Comuni Valle del Savio, con i loro monumenti e centri storici; si può partire, per esempio, da Cesena, dove ammirare la Rocca e la Biblioteca Malatestiane. Il percorso si spinge fino all’Appennino tosco-emiliano, inerpicandosi a Verghereto: qui è consigliata la passeggiata al monte Fumaiolo, alle fonti del Tevere e del Savio. L’itinerario attraversa anche il Parco delle Foreste Casentinesi, ricco di boschi secolari. Il gran tour, da dividere in tappe, merita un fine settimana in sella di una e-bike per le salite più impegnative.

Come alternativa: pedalare lungo la ciclabile che da Cesena km porta a Cesenatico. Una gita tematica, “tra Dante e Leonardo”, per alternare bicicletta e giornata al mare. Dal centro città, il percorso si snoda lungo il torrente Pisciatello, prosegue per la campagna romagnola a si immette infine sulla ciclabile marittima, con arrivo sul Porto Canale Leonardesco. Con rientro a Cesena, sono 40 km e mezzo, tutta in piano. Info: vallesaviobikehub.it.


  • Abruzzo

La ciclabile lungo costa, con vista sui trabocchi

Questo percorso si snoda per 131 km da Martinsicuro (Teramo) a San Salvo (Chieti), al confine con il Molise. Segue per lo più la costa adriatica e, in parte, il vecchio tracciato ferroviario dismesso: costeggia spiagge, oasi naturali, lidi ben attrezzati; regala piacevoli soste per fare il bagno; attraversa borghi caratteristici e offre visite a eremi e abbazie. Ma soprattutto bordeggia la “Costa dei trabocchi”, dove queste strutture a palafitta si allungano sul mare sospese a qualche metro dall’acqua, anticamente usate dai pescatori. Per tutti questi motivi la ciclabile ha vinto l'Oscar del ciclismo nel 2020, a conferma della vocazione bike friendly di questa regione.

Da non perdere: il percorso da Ortona a Vasto, forse il più spettacolare. Il litorale, dopo un primo tratto di spiaggia sabbiosa, è un susseguirsi di baie e insenature, dalla tipica vegetazione mediterranea, puntellate dai trabocchi. Poco prima di Vasto, poi, si raggiunge la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci (in provincia di Chieti) con l’omonimo promontorio roccioso. Sono 40 km, pianeggianti, tutti da godere. Info: abruzzoturismo.


  • Calabria

Ciclovia dei parchi: la green road dei 4 parchi appenninici

Uno spettacolare itinerario che dalla provincia di Cosenza arriva fino a Reggio Calabria. Uno snodo di percorsi ciclabili, tra sentieri, ciclovie e strade minori a basso traffico che, per 545 km, lungo la dorsale appenninica regionale, attraversa i 4 parchi naturali calabresi: Aspromonte, Sila, Pollino e Serre con tutte le loro naturali meraviglie. Come il Pino Loricato, l’unico albero che sopravvive sulle vette dell’Appennino Calabro-Lucano e che si chiama così per la corteccia, simile all’armatura dei guerrieri romani (lorica). Un Oscar, nel 2021, al progetto che ha valorizzato il turismo sostenibile e le peculiarità di queste terre, ricche di boschi e foreste, specchi d’acqua e torrenti, impreziosite da borghi arroccati dalle suggestioni medievali. Tanti gli itinerari, di diversa difficoltà, per chi vuole pedalare lungo la Ciclovia dei Parchi, illustrate nel dettaglio sul sito con distanze, mappe e tracce gps.

Tappa consigliata: nel parco naturale della Sila, si pedala facilmente percorrendo la panoramica ciclabile che dal lago Ampollino porta a Borgo Torre Spineto. Sono poco meno di 15 km di un percorso adatto anche ai bambini e che costeggia il bacino lacustre, circondato da una fitta e ombrosa foresta di pini, abeti e lecci, mentre sulle sponde sono solite pascolare mandrie di mucche. Proseguendo, il paesaggio si apre sempre più in ampie radure e aree coltivate fino al Borgo, per una sosta ristoro. Info: cicloviaparchicalabria.it.


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