Se ti piace camminare, ecco tre cammini bellissimi da provare, tra natura e storia, su linee ferroviarie in disuso e trasformate in vie ciclopedonali.
- 1. Vista mare, in Sicilia
Tra le camminate più belle a un passo dal mare c’è il tratto ciclopedonale che nel territorio di Menfi (in provincia di Agrigento) corre sulla linea ferroviaria che fino agli anni Ottanta univa Castelvetrano a Porto Empedocle.
Il percorso più selvaggio è quello che si dirige verso est: in quasi 9 km si attraversano campagne e uliveti con il mare all’orizzonte, si incontra il fiume Carboj che segna il confine con Sciaccia e si arriva sulla spiaggia Bertolino di Mare, che è una distesa di ciottoli bianchi considerata tra le più belle di tutta la costa.
Con il percorso verso ovest, invece, si parte dalla vecchia stazione di Menfi e in 8 km si passa da Porto Palo, l’antico attracco orientale di Selinunte e uno dei borghi marinari più affascinanti della zona, per poi proseguire fino a incrociare il torrente di Gurra di Mare, nei pressi delle Solette di Porto Palo: 25 ettari di dune su un mare cristallino che si raggiungono solo a piedi.
Info: welcometomenfi.it/it/turismo-green/pista-ciclabile oppure ferroviekaos.it
- 2. Sui viadotti, in Umbria
Ti affascina l’ingegneria? La Spoleto-Norcia è perfetta per te: l’ha progettata l’ingegner Erwin Thomas, lo stesso della ferrovia del Lotschberg, e nei suoi 50 km nell’Appenino umbro-marchigiano ci sono ponti e viadotti elicoidali spettacolari.
La partenza è dalla ex stazione di Spoleto, che oggi ospita un Museo dove scopri tutto su questa linea ferroviaria operativa dal 1926 al 1968 (@MuseodiStoria in facebook). Da qui imbocchi il primo tratto di 10 km incontrando subito il viadotto del Cortaccione: 120 metri di lunghezza e 60 metri di altezza, è il più alto della tratta che offre un panorama unico su Trevi, Assisi e Foligno.
Quindi arrivi alla stazione di Caprareccia e, costeggiando l’omonima galleria (ora chiusa per i danni del terremoto), prosegui per circa altri 10 km spettacolari tra viadotti e gallerie lunghe fino a 500 m fino al borgo di Sant’Anatolia di Marco.
Con altri 12 km da qui concludi con un tratto pianeggiante fino a Borgo Cerreto, costeggiando il fiume Nera proprio nel cuore della Valnerina. Il primo settembre puoi percorrere la vecchia linea anche partecipando alla Spoleto Norcia in mountain bike (laspoletonorciainmtb.it).
Info: umbriatourism.it/it_IT/-/la-vecchia-ferrovia-spoleto-norcia
3. Tra le vette, in Val Gardena
Per una passeggiata di montagna perfetta anche con i bambini, in Val Gardena c’è il sentiero che corre lungo un tratto della linea che collegava Chiusa a Plan. Un percorso, costruito in tempi record dal 1915 al 1916 da 6.000 soldati russi prigionieri di guerra, che all’inizio servì per trasportare materiale bellico e poi fino al 1960 ha condotto viaggiatori a caccia di panorami mozzafiato.
Si parte dalla ex stazione di Ortisei, dove puoi osservare da vicino una delle locomotive a vapore della tratta, e da qui continui lungo i prati incorniciati dalle Dolomiti che offrono anche aree di sosta e parchi per i bambini. In circa mezz’ora di cammino sei a Santa Cristina: qui la storia della Grödnerbahn è raccontata con immagini storiche, mappe e pannelli distribuiti in un tunnel illuminato, e in una stazione di servizio ricostruita tutta in legno.
Dopo questi primi 4 km puoi anche proseguire verso Selva lungo la tratta della Grödnerbahn che costeggia l’antico Castel Gardena, su un sentiero che porta allo Ski Champions Walk, il percorso dedicato ai campioni di sci alpino in questa valle che è una mecca dello sport.
Info: valgardena.it/it/
In spagna ci sono le Vias Verdes
2.700 km di percorsi lungo vie ferroviarie dismesse che attraversano tutta la Spagna: sono le Vias Verdes, con tracciati pianeggianti in mezzo alla natura.
Attraversano gallerie, viadotti, ponti e antiche stazioni diventate hotel. Per un assaggio, la Via Verde de Déania è l’ideale: 6 km lungo la costa di Alicante, costeggiando il Parco Naturale di La Marjal.
Info: viasverdes.com
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Articolo pubblicato nel n° 23 di Starbene in edicola dal 21 maggio 2019