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Bike Night, pedalare in bicicletta di notte: perché piace tanto

L’ultima tendenza fra chi ama le attività all’aria aperta? Pedalare di notte. Scopri perché piace così tanto e dove incontrarsi al chiaro di luna

Foto: iStock



Dimentica le tradizionali pedalate cicloturistiche in cui ammiri il panorama. Quando pedali in notturna, il paesaggio non lo vedi ma lo annusi. Già, perché andare in bici di notte sembra un’idea stramba, ma in realtà è una nuova prospettiva che attiva tutti i sensi e riporta a un’esperienza più emozionale e autentica. Lo spiega bene Simone Dovigo, ciclista appassionato che ha ideato l’evento più rappresentativo di questo trend: la Bike Night.

«Si pedala di notte per mille motivi. I ciclisti delle prime storiche edizioni di Giro e Tour a inizio Novecento, per esempio, partivano proprio di notte per le lunghe distanze da compiere. E così una pedalata notturna può, innanzitutto, riportare indietro nel tempo. Ma c’è anche una componente di libertà: partire quando si vuole, anche se fa buio, anche se è tardi, quasi fosse una scelta repentina e improvvisa come certe folli imprese che si compiono nelle notti d’estate. Soprattutto, pedalare al chiaro di luna consente di riappropriarsi dei suoni del paesaggio attorno, di giorno negati dall’inquinamento acustico: le strade delle città sono più accoglienti e miti, con meno traffico. E la natura si anima dei suoni di chi la popola: animali, corsi d’acqua, il fruscio delle foglie».


Bike Night: 100 km da mezzanotte all’alba

Nata nel 2014 a Ferrara, una delle città più bike friendly d’Italia, la Bike Night è un evento annuale a tappe che ha portato sulle ciclabili notturne più di 15mila ciclisti. Nessuna gara col cronometro, solo tanta voglia di condividere le strade al chiaro di luna, senza traffico e rumori (il percorso è per la quasi totalità su piste ciclabili e solo per brevi tratti su strade a bassa percorrenza).

Tutti possono iscriversi: dai bambini agli anziani, non conta la performance, ma il piacere condiviso di pedalare al fresco. Negli anni l’iniziativa è così cresciuta da triplicare le date: si parte da 3 città diverse a mezzanotte e si pedala lungo 100 km di ciclabili adeguatamente illuminate con ristori lungo il tracciato, assistenza medica e meccanica. I percorsi? Da Ferrara al Lido di Volano (l’evento si è svolto lo scorso 11 giugno), da Milano al Lago Maggiore (25 giugno) e da Udine all’Alpe Adria (23 luglio).

«Le pedalate notturne sono l’occasione per conoscere l’altra faccia della luna. Tornare di notte in un percorso che già si è affrontato consente di conoscerlo per intero, viceversa, scoprire un tracciato nell’oscurità svilupperà un’insanabile voglia di conferme diurne a tutto quello che si è immaginato al buio. Infine, il lato più pratico dei viaggi notturni è sicuramente legato al caldo estivo: si possono percorrere km a temperature più affrontabili», conclude Simone Dovigo.


A Treviso, Genova, Rovigo: appuntamenti ovunque

Le pedalate estive notturne sono ormai una tradizione radicata anche per FIAB- Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, che propone un fitto calendario di iniziative lungo tutto lo Stivale (andiamoinbici.it).

Qualche esempio? Il 18 giugno si è pedalato di notte da Treviso alla ciclabile del Sile ascoltando lo scorrere delle acque e i versi degli animali. Il 25 giugno, in Sicilia, si è tenuto il Gela Night Camp, una notte in tenda dedicata ai cicloviaggiatori che vogliono raccontarsi le esperienze, tra musica e dibattiti. Il 9 luglio, nelle Marche, si è pedalato nei dintorni di Jesi con la Bike night organizzata da FIAB Vallesina Dal Mare ai Monti. Il 23 agosto a Verona, con la complicità della luna piena, in bici verso San Pietro In Cariano per gustare l’ottimo gelato artigianale con Gelatour al chiaro di luna.
Il 25 agosto, l'1, l'8 eil 15 settembre si pedala nella notte a Genova. Il 26 agosto in bici sotto le stelle a Rovigo. Pronti luci e catarifrangenti.


Come prepararsi alle Bike Nights

Per affrontare le lunghe biciclettate in notturna è consigliabile allenarsi alcuni mesi prima ad uscite (diurne) per abituare il corpo a stare in sella a lungo. Durante le bike nights sarebbe bene vestirsi a strati per il fresco notturno, specialmente in collina e montagna.

Infine, è indispensabile dotarsi di un faro luminoso (almeno 400 lumen), un giubbetto catarifrangente e per chi vuole anche di una luce frontale. I più previdenti possono anche portare una camera d’aria di riserva in caso di foratura.


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